Cremonese, presentato il nuovo Ds Bonato: 'Un mese per risolvere i problemi'
“L’area sportiva aveva delle criticità, inutile nasconderci, dato che i risultati non stavano arrivando per cui abbiamo deciso di rimuovere il Responsabile dell’Area Sportiva”. Con queste parole il Dg Paolo Armenia ha spiegato questa mattina, venerdì 1° marzo, durante una conferenza stampa, le motivazioni che hanno spinto la Cremonese a cambiare il Direttore Sportivo, sollevando dall’incarico Leandro Rinaudo ed ingaggiando Nereo Bonato. Dopo l’intervento introduttivo del presidente Paolo Rossi che ha ringraziato Rinaudo per il lavoro svolto, ancora Armenia ha aggiunto: “Si è trattato di una decisione (di esonerare Rinaudo, nda) organizzativa e procedurale. Quello di Bonato è un profilo diverso, con connotati importanti: ci permette di crescere e di portare un po’ di positività in un ambiente che è sotto una cappa di negatività”.
Bonato ha voluto per prima cosa ringraziare la proprietà e il Cda girigiorossi per l’opportunità e ha voluto salutare il Ds uscente. “E’ una grande opportunità – ha detto il dirigente veneto -, anche perché nel panorama italiano non è facile trovare una proprietà importante che investe risorse importanti e continuerà a farlo e un club con strutture che mettono nelle migliori condizioni di lavorare tutte le componenti della società”. Il Ds ex Sassuolo e Udinese, ha le idee chiare su dove intervenire: “La situazione non è semplice, anche perché il campionato è molto livellato. Ho analizzato la situazione con la proprietà e ho parlato a lungo con l’allenatore. E’ necessario fare il punto della situazione, abbiamo davanti un mese in cui dobbiamo sistemare tutti i problemi: c’è un mese tra questa pausa e la prossima sosta e due partite che dovranno essere due battaglie”.
Bonato parla poi della situazione di Massimo Rastelli: “L’ho trovato da un lato deluso e amareggiato per non essere riuscito ad incidere come avrebbe voluto, ma dall’altro con la determinazione per riuscire a dare una svolta. Riconosco in Rastelli delle qualità e ho fiducia e convinzione che da qui in avanti il percorso verrà indirizzato in un’altra direzione”. Anche la squadra, però, è sotto la lente di ingrandimento: “Mi confronterò con la squadra per capire le loro sensibilità e lavorerò quotidianamente per risolvere le criticità che ci sono state. Conosco benissimo la rosa della Cremonese e quanto espresso finora non corrisponde al reale potenziale. Il cambio di allenatore e la mancanza di risultati hanno rallentato la formazione di un’amalgama, ma ci vuole tempo perché non è una cosa semplice. C’è un trend negativo, ma ho fiducia nei giocatori di questo spogliatoio e sono convinto che si possa raggiungere l’obiettivo, oltre che ridare entusiasmo allo Zini”.
Il nuovo responsabile dell’Area sportiva, però, guarda anche al futuro: “Cremona è una piazza storica e fa parte di quella sana provincia italiana dove con le idee si può costruire qualcosa di importante. Ci vuole pazienza, ma con una proprietà di questo tipo e una direzione sportiva competente i risultati sono sempre arrivati. Qui c’è tutto per fare bene nel tempo, le proprietà di Cremonese e Sassuolo, dove sono stato per molto tempo, sono molto simili sia a livello personale sia di potenzialità economica. Sarebbe un delitto non provare a organizzare un percorso tecnico che porti un giorno anche al salto di categoria: ma per stare in Serie A occorre essere strutturati, per cui ci vuole pazienza”.
mtaino
Fotoservizio Francesco Sessa