Cronaca

Caso cancellerie, si torna ai vecchi orari. Rientra proposta di astensione degli avvocati

Marcia indietro della presidente del tribunale di Cremona Anna di Martino sulla riduzione degli orari delle cancellerie penali e civili che tornano al consueto orario di apertura. Lo ha comunicato l’ufficio di presidenza nel terzo provvedimento emesso nel giro di poche settimane. Rimangono, comunque, drammatiche, come sottolinea la stessa nota del tribunale, le condizioni di criticità del personale amministrativo. Dunque, dopo la prima modifica del 31 gennaio con l’apertura di una sola ora, e la successiva del 14 febbraio con un ampliamento dell’orario, a partire dal 25 febbraio sarà ripristinato quello di sempre, e cioè dalle 9,30 alle 12 nei giorni feriali. L’Urp, invece, resterà aperto al pubblico dalle 8,30 alle 12 di tutti i giorni feriali, incluso il mercoledì. Il personale assegnato all’Urp, una volta chiuso l’ufficio, sarà applicato alla cancelleria gip-gup.

Ma a cosa è dovuta la decisione della presidente di fare totale marcia indietro?. Secondo quanto spiegato nella nota, nei giorni di riduzione degli orari è stato possibile, “seppure in misura ridotta”, adempiere alle incombenze più urgenti (in arretrato) sia nel settore civile che nel settore penale. Un altro motivo è la recentissima presa di servizio di due assistenti giudiziari del locale ufficio Unep, applicati in tribunale con provvedimento del presidente della corte di appello di Brescia.

Contrari al provvedimento di apertura di una sola ora (dalle 11 alle 12) e a quello emesso il 14 febbraio successivo si erano detti gli avvocati della Camera Penale che per il 22 febbraio hanno in programma un’assemblea dove uno dei punti all’ordine del giorno era proprio quello che riguardava gli orari delle cancellerie. L’assemblea si farà, ma alla luce dell’ultima decisione della presidente, la proposta di un possibile sciopero degli avvocati è ormai rientrata.

Sull’emergenza dovuta alla carenza di personale amministrativo, sia la presidente di Martino che il presidente della Camera Penale di Cremona e Crema Alessio Romanelli hanno scritto una lettera al ministero. Quella dei penalisti porta la data del 18 febbraio scorso. Ecco il testo: “La Camera Penale di Cremona e Crema “Sandro Bocchi”, ferme le motivazioni poste alla base dello stato di agitazione deliberato in data 5.2.2019, rimarcata la grave carenza di personale del Tribunale di Cremona, peraltro già segnalata dalla scrivente con comunicazione all’allora Ministro della Giustizia in data 5.5.2015, condivise le istanze di assegnazione di personale formulate dal Presidente del Tribunale di Cremona con nota indirizzata a codesto Ministero della Giustizia prot. n. 388/2018 del 14.2.2019, si associa alle richieste del Presidente del Tribunale di Cremona auspicandone l’accoglimento, al fine di assicurare a cittadini e avvocati un miglior servizio”.

Sara Pizzorni

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