Cronaca

Tribunale, passo indietro della presidente sui tagli agli orari delle cancellerie

La presidente Anna di Martino

Passo indietro della presidente del tribunale di Cremona Anna di Martino sulla riduzione degli orari delle cancellerie penali e civili, dal 31 gennaio aperte solo un’ora (dalle 11 alle 12) a causa della mancanza di personale amministrativo. Dopo le proteste degli avvocati, in stato di agitazione, e l’incontro di martedì tra la presidente e i rappresentanti della Camera Penale, l’ufficio della presidenza ha emanato un nuovo provvedimento in cui si rivedono gli orari. A partire dal 18 febbraio e fino a nuova risoluzione, l’orario di accesso del pubblico alle cancellerie nei giorni feriali sarà dalle 9,30 alle 10,30 per le cancellerie civili, tranne giovedì in cui le stesse rimarranno aperte secondo il consueto orario: dalle 9,30 alle 12; dalle 9,30 alle 10,30 per le cancellerie penali, tranne martedì in cui la sola cancelleria del dibattimento rimarrà aperta dalle 9,30 alle 12. Resta immutato l’orario di apertura dell’Urp, e cioè tutti i giorni feriali dalle 8,30 alle 13, e il mercoledì, ininterrottamente, dalle 8,30 alle 16 con funzioni di front-office delle cancellerie e come tale deputato alla ricezione degli atti connotati da urgenza.

Le nuove disposizioni sono state decise in seguito al recente provvedimento del presidente della corte d’appello di Brescia con cui è stata disposta l’applicazione in tribunale di due assistenti del locale ufficio Unep e all’altrettanto recente determinazione ministeriale per l’assegnazione di personale agli uffici giudiziari, livello assistenti, derivante dallo scorrimento delle graduatorie dell’ultimo concorso indetto, tale da prevedere nei giorni 19-20-21 febbraio la scelta delle sedi e, con alta probabilità, l’immissione di nuove risorse anche per il tribunale di Cremona. “Si auspica”, si legge nella nota dell’ufficio della presidenza, “l’immissione di almeno 2 assistenti, considerata la vacanza in organico di 1 posto, l’imminente pensionamento di altro assistente, la scopertura del 50% della figura del cancelliere e del funzionario e quella consimile della figura del direttore amministrativo”.

Non meno determinante nella decisione di rivedere gli orari è stata la riunione con l’Avvocatura, anche se ancora una volta si sottolineano “le tante oggettive condizioni di criticità in cui versano le cancellerie e gli uffici amministrativi del tribunale di Cremona. “Ribadito che nell’attuale permanente condizione di criticità”, si legge ancora, “è doveroso adeguatamente regolare i tempi lavorativi propri del personale amministrativo, sì da consentire non solo l’attività di back office, ma anche quella che attiene alla ‘lavorazione’ dei provvedimenti emessi dai giudici togati e onorari dell’Ufficio (il riferimento è ai lamentati tempi di pubblicazione dei decreti ingiuntivi, specie quelli dotati di provvisoria esecuzione; ai decreti penali di condanna degli anni 2015-2016 e 2017 giacenti non notificati nell’Ufficio gip; ai ritardi nell’intestazione delle sentenze penali, nella trasmissione in Corte delle sentenze appellate, nella fase dell’esecuzione penale)”.

Sara Pizzorni

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