Ambiente

Stufe e caminetti, ecco come fare per scaldarsi senza avvelenare l'aria

Il caminetto, il suo calore, il suo proiettare luci e bagliori confortevoli sono un vero piacere. Una soluzione naturale che però, a sorpresa, nasconde qualche insidia nelle polveri sottili e anche sostanze tossiche che produce. A porre rimedio, in ottica di continuo miglioramento dell’aria che respiriamo, la Regione Lombardia ha attivato la compagna di sensibilizzazione “Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute”, ricca di informazioni e suggerimenti utili che ci aiutano a usare al meglio questa risorsa rinnovabile.

Un agile vademecum in 10 punti ci guida a non correre rischi. Sono consigli pratici come quello di acquistare apparecchi classificati almeno a 3 stelle e di usare per l’installazione un tecnico abilitato nell’elenco specifico della Camera di Commercio. Gli spazzacamini esistono ancora. Il loro intervento ci mette al sicuro dal pericolo d’incendio che è più presente di quanto non si possa credere. E poi nelle stufe solo legna vergine. Guai mettere pezzi di mobili (intrisi di colle e vernici velenose se bruciate) e rifiuti vari, si rischia d’incorrere nel reato penale di smaltimento illecito dei rifiuti.

Per una ottima gestione della nostra stufa e caminetto la Regione mette a disposizione anche un opuscolo che rivela tutti i trucchi da seguire e le cose da sapere per migliorare l’aria del posto dove viviamo e anche per una maggiore durata dell’apparecchio che ci riscalda. Non che non si sia già bravi in queste cose: le emissioni pro-capite e pro-PIL nel bacino padano sono tra le più basse d’Europa. Abbiamo, però, ancora molto da fare perché l’inquinamento atmosferico rappresenta tuttora una criticità ambientale che richiede azioni coordinate e finalizzate alla riduzione delle emissioni inquinanti a livello locale, nazionale e comunitario. In particolare, tra le principali fonti inquinanti, la combustione, soprattutto residenziale, di biomassa legnosa è tra le principali responsabili del mancato rispetto dei limiti di qualità dell’aria previsti dalla normativa vigente, soprattutto per quanto concerne le polveri sottili nella stagione invernale. E con un po’ di buona volontà anche questo aspetto è presto messo in ordine con grande vantaggio per la salute dei nostri polmoni.

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