Cronaca

Ancora proteste per i bus extraurbani stipati nelle ore di punta

E’ partito così, come si può vedere in foto, alle 14.15 da Cremona il pullman di linea KM diretto a Casalmaggiore. Pieno all’inverosimile, quasi tutti ragazzi di ritorno a casa dalla scuola. Per il trasporto pubblico non ne va bene una: treni in ritardo o intasati, autobus malmessi o con un’utenza davvero superiore ad ogni umana aspettativa. E’ una maestra a raccontarci l’accaduto e a mandarci le foto. Una maestra che insegna a Cremona. Prende il pullman anche lei, come gli studenti a cui va ad insegnare, e come gli studenti vive i disagi di una linea ferroviaria (la Parma Brescia e la Mantova Cremona Codogno) della quale non ci si può fidare. Tante volte è rimasta a piedi, tante altre ha rinunciato sicura che non ce l’avrebbe fatta a prendere la coincidenza a Piadena. Con il mezzo su ruote non le va di certo meglio.

Viaggiare in maniera ‘civile’ su un mezzo pubblico – sia esso treno o bus – sembra essere diventato arduo. Lo è diventato per lei, casalasca, costretta tutti i giorni ad affrontare un viaggio il più delle volte difficile.

“Sono arrabbiata – ci scrive – un allievo si è alzato per farmi sedere. Altrimenti avrei fatto tutto il viaggio in piedi… non ci siamo, non ci siamo proprio. E, per gli studenti, questa è la normalità. È pieno fino alla porta d’accesso, un paio di ragazzi si sono seduti sui gradini”.

Non servono certo altri commenti, ed alcuni ve li risparmiamo. Ci si chiede solamente – e si chiede all’azienda dei trasporti, KM – che succederebbe se il mezzo, lungo la strada, fosse costretto ad una brusca frenata per un qualunque motivo. Non è difficile pensare che qualcuno potrebbe pure farsi male.

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