Piscina, l'Ats: 'Pronti a intervenire non appena vengono segnalati malori'
L’ultimo sopralluogo è stato fatto il 17 gennaio, ma da allora la situazione è solo temporaneamente migliorata, perchè già a inizio febbraio alcuni genitori di bambini che frequentano la piscina comunale hanno nuovamente riscontrato problemi quali gola irritata, bruciore agli occhi, difficoltà respiratorie. La segnalazione, anche stavolta come già in passato, è arrivata sul tavolo del dipartimento di prevenzione dell’Ats diretto da Anna Barchiesi, che non minimizza quanto segnalato e anzi ha predisposto un piano di pronto intervento in grado di fare arrivare in piscina tempestivamente i tecnici sanitari per analizzare in tempo reale i parametri relativi a cloro, carica batterica e quant’altro può causare problemi alla salute dei nuotatori. “E’ importante intervenire nell’immediatezza della segnalazione – spiega Barchiesi – in quanto i parametri possono cambiare repentinamente. Anche quando i nostri controlli non hanno rilevato anomalie, non significa che i problemi non ci siano stati. Per questo abbiamo predisposto una forma di pronto intervento, che prevede l’invio di personale tecnico anche in orario straordinario, non appena ci arriva la segnalazione di malori o problemi igienici. Abbiamo chiesto però che sia il Comune, tramite ad esempio la Polizia Locale (che ha un orario più esteso degli altri uffici comunali) a fare da tramite tra la segnalazione del privato cittadino e il nostro pronto intervento”.
In alcuni casi l’Ats ha riscontrato il mancato rispetto di alcune regole da parte del gestore, Sport Management. Ad esempio l’autorità sanitaria ha verbalizzato prescrizioni circa il rispetto delle norme Uni sui rinnovi dell’acqua di corsia; a novembre 2018 erano state date prescrizioni in merito alla pulizia delle griglie; mentre spogliatoi, docce e wc, che secondo molte segnalazioni dei genitori si presentavano sporchi, erano stati ritenuti con un grado di pulizia sufficiente. Il sopralluogo di gennaio ha mostrato che i parametri dell’acqua relativi a “cloro, cloro libero, ph e temperatura di vasca rientravano nei limiti di legge – aggiunge Barchiesi -. Visto però che i problemi si sono ripresentati abbiamo assicurato che siamo disponibili ad intervenire con sopralluogo quando si presenta il problema e se è fuori dall’orario di servizio (di norma fino alle 17) lo facciamo con straordinari”. “Se viene lamentato un problema, ad esempio di dosaggio di cloro, potrebbe essere che alla base ci sia qualche inadeguatezza gestionale, non dico voluta, ma può succedere” e talvolta, anche il rispetto dei limiti stabiliti dalle norme “non significa che in qualche modo i bambini non lamentino qualche problema”.
I controlli dell’Ats su questo particolare impianto, al chiuso, seguono le indicazioni di una Dgr regionale del 2006 che prevede 4 controlli annuali di routine, uno per trimestre; a questi si aggiungono i sopralluoghi su segnalazione, come quelli di inizio novembre e metà gennaio. “In ogni caso – sgombra il campo dai dubbi la dirigente Ats – i controlli vengono sempre fatti a sorpresa: è quanto stabilisce il codice etico comportamentale per tutte le verifiche effettuate dall’Ats. Si tratta infatti di attività di vigilanza, da non confondere con gli ‘audit’, ossia incontri programmati in cui anche i gestori sono chiamati a portare dati e documentazione”.
Una delle ultime segnalazioni circa le problematiche della piscina era arrivata via mail all’indirizzo della dirigente comunale Tania Secchi, dell’assessore Mauro Platé e della stessa Ats il 6 febbraio: “Lunedi 4 febbraio e soprattutto ieri martedì 5 i nostri ragazzi si sono ritrovati nuovamente a non respirare, ad avere la gola e la pelle irritata e a non stare bene negli spogliatoi dove c’è un caldo soffocante e aria viziata! Impossibile fare le docce perché si rischia di svenire in quanto si accusa la mancanza di ossigeno!
Se per un mese le cose sono andate abbastanza bene e ora no, cosa è cambiato? La società Sport Management continua a dire che i parametri vanno bene ma tutto questo è impossibile in quanto vediamo i nostri ragazzi non stare bene!!! E di nuovo tornano a casa con questo ‘odore’ troppo forte di cloro con gli occhi gonfi e la pelle irritata”. Tra i destinatari della mail anche i Carabinieri dei Nas, di cui potrebbe essere imminente l’intervento. g.b.