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La Vanoli verso le Final Eight di Firenze, Sacchetti: 'Per noi bel traguardo'

La Vanoli Cremona accantona il campionato (si riprenderà il 3 marzo alle 12 con la trasferta di Sassari del nuovo coach Pozzecco) e si butta a capo fitto nella Coppa Italia. Giovedì alle 18 al Pala Nelson Mandela di Firenze si disputerà il quarto di finale di apertura contro l’Openjobmetis Varese. I biancoazzurri hanno perso durante la stagione agonistica tutti i derby lombardi ma in questa competizione è un’altra storia. Entrambe le contendenti sono reduci da un turno positivo in campionato che ha loro consentito di rimanere inserite nei play-off scudetto oltre ad aver effettuato un passo decisivo verso l’obiettivo primario della salvezza. La compagine cremonese è alla sua quarta presenza alla competizione, cosa non da poco, e cercherà di superare il turno per poi eventualmente vedersela in semifinale contro la vincente tra Olimpia Armani Milano e Segafredo Bologna. I varesini sono un team tosto ben amalgamato dall’esperto coach Attilio Caja che pretende sempre il meglio dai suoi giocatori ed anche giovedì sarà così. Lo stesso coach ha dichiarato che la sua società non partecipa alla Coppa Italia da sei anni e vuole essere una protagonista mentre coach Sacchetti confida che i suoi ragazzi non facciano più una brutta figura come nel match visto al PalaRadi nell’andata in campionato. In un confronto “secco” può succedere di tutto e non è sempre detto che sia la più forte a prevalere. Ricordiamo che l’Openjobmetis Varese ha nel suo roster giocatori di spessore come Archie, Avramovic, Scrubb, Cain, Ferrero, Moore e gli italiani Iannuzzi, Natali, Tambone, Verri e Ferrero. Nella Vanoli dovrebbe rientrare Demps rimasto out contro Bologna per il turnover.

“Andiamo a giocare questa Final Eight di Coppa Italia e per noi è un bel traguardo”, ha dichiarato in conferenza stampa coach Sacchetti. “Nelle otto squadre che si giocheranno il trofeo ce ne sono almeno tre, noi, Varese e Brindisi, che certamente all’inizio non erano tra quelle pronosticate, però la pallacanestro insegna che alla fine è il campo che mostra quali sono i veri valori delle squadre.

Andiamo a Firenze molto contenti perché è una manifestazione importante. È il trofeo più importante prima dell’assegnazione dello scudetto ed è molto bello perché, come ho già avuto modo di dire, non sempre nelle partite secche vince il più forte. Anche lo scorso anno infatti ci sono state parecchie sorprese. In questo tipo di manifestazioni è importante per tutti, per noi come per Milano che è la più forte, concentrarsi su una partita per volta. Noi certamente vogliamo cercare di passare il primo turno, poi si vedrà. Ci scontriamo con Varese con cui in campionato abbiamo giocato un primo quarto disastroso che ha condizionato tutta la partita. Cercheremo di dimostrare in questa occasione che non siamo quella squadra.

Varese arriva da una buonissima prestazione dopo aver avuto, come noi, un periodo di appannamento. Ha fatto molti più canestri mettendo però sempre in mostra la sua difesa molto aggressiva. L’obiettivo per noi è quello di cercare di leggere meglio certe situazioni per non concedere contropiedi facili.

Queste sono partite da dentro o fuori in cui si deve mettere in campo ancor più di quello che si mette in una partita di campionato. Spero di avere ancora dai miei giocatori un atteggiamento importante come quello visto domenica con Bologna”.

Marco Ravara

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