Via Goito, brutta sistemazione provvisoria: la Soprintendenza chiede un progetto definito
Un pasticcio, meglio uno “slambròt” per dirlo in cremonese. E’ la sistemazione provvisoria decisa dall’amministrazione comunale della breve strada che unisce via Palestro con corso Garibaldi, quella via Goito anticamente chiamata via Portazza. Lo slargo un tempo ospitava il Supercinema demolito per ricavavi una mediateca, purtroppo caduta sotto il peso della burocrazia, della superficialità e dell’inefficienza.
La Soprintendenza di Mantova ha chiesto al Comune un progetto definitivo per la sistemazione anche perché l’area è al cospetto di una delle strade cremonesi di maggior pregio, quella via Palestro anticamente via Diritta, una strada che forse esisteva fin dalla fondazione di Cremona nel 218 avanti Cristo. Lungo via Palestro si aprono palazzi antichi e proprio di fronte a via Goito c’è quel palazzo Ugolani Dati che ospita museo e biblioteca e che, nelle intenzioni della Soprintendenza, deve essere assolutamente tutelato.
Quindi la sistemazione attuale è provvisoria, in vista di un rifacimento completo, magari con un concorso di idee che vada al di là delle situazioni semplicistiche adottate sullo slargo artificiale dal Comune: panchine squadrate, cilindri e cubi riciclati da altre zone, illuminazioni su pali altissimi più adatti a strade di periferia che al centro città. E poi quel murales sbandierato dal Comune, su cui per ora è caduto il silenzio nonostante pare ci sia comunque l’assenso scritto del condominio di Galleria Kennedy, che sembra rinviato. La Soprintendenza è stata chiara con il Comune: nessuna sistemazione che non si possa rimuovere, né fondo stradale consolidato. Tutto provvisorio. Ma provvisorio non vuole dire approssimativo né di cattivo gusto.