Risoluzione contratto Saba: dagli 8 ai 10 milioni l'offerta del Comune
La penale che potrebbe essere pagata a Saba per la revoca della convenzione si aggirerebbe tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Questa la proposta economica del sindaco Gianluca Galimberti trasmessa a Saba. La trattativa è in corso e non è detto che Saba accetti la proposta e punti al rialzo nella trattativa. La carta che ha in mano Saba è quella del ‘lucro cessante’: quanto valgono i mancati guadagni derivanti dalla fine anticipata della gestione? E quanto valgono gli investimenti finora fatti? Occorrerà trovare un punto di equilibrio, chiarendo anche se i mancati guadagni che Saba accuserà, derivino da un’ipotesi di pieno utilizzo del parcheggio, che di fatto non è quasi mai al completo, anzi tutt’altro. E poi c’è una battaglia legale in corso: quel ricorso al Tar di Brescia fatto da Saba. La battaglia legale avrà inizio il 27 febbraio giorno in cui è stata fissata la prima udienza. Saba lo scorso dicembre aveva fatto ricorso al Tar per l’annullamento dell’estratto del verbale della seduta della giunta comunale del 14 novembre pubblicata sul sito web del comune di Cremona il 20 novembre, che aveva per oggetto l’indirizzo in ordine alla gestione dei parcheggi in città.
Tornando alla proposta economica del Comune di Cremona per uscire da contratto capestro che lega l’amministrazione a Saba fino al 2047, la cifra e la penale da pagare dagli 8 ai 10 milioni di euro sarebbe molto elevata e chi se ne farebbe carico? Il sindaco avrebbe l’intenzione di far accollare tutto direttamente ad Aem, rischiando di nuovo di indebitarla. Non è dato sapere quali sia la strategia in atto, l’unica cosa certa è che il Comune vuole un gestore unico di tutti i parcheggi. Paradossalmente però ha disertato, lasciandosi scappare una grande opportunità, il bando per l’acquisto del parcheggio Santa Tecla, che è finito nelle mani del farmacista Zamboni.
Silvia Galli