Nel centenario dello stadio, diritto di superficie aggiudicato per 99 anni a U. S. Cremonese
La scorsa settimana si è riunita l’apposita Commissione tecnica del Comune che ha esaminato gli esiti della gara riferita all’assegnazione del diritto di superficie per 99 anni dello stadio “Giovanni Zini”. Constatato che la gara è andata deserta, la Commissione ha aggiudicato alla società U.S. Cremonese, unica ad aver presentato manifestazione di interesse, il diritto di superficie dello “Zini”.
Il Comune, che mantiene la proprietà dello stadio, riceverà quale contropartita la realizzazione di opere per lavori straordinari di rilevante entità oltre a interventi urgenti di adeguamento alle norme federali a integrale carico della società grigiorossa, onde ottenere l’omologazione dell’impianto dalle Federazione e dalla Lega Calcio.
La Giunta comunale, una volta appurato che l’ammontare complessivo delle opere da porre in essere sullo Zini nei prossimi anni superava lo stesso valore del bene, ha verificato tramite Bando l’interesse a rilevare il diritto di superficie da parte di soggetti privati. Il 20 dicembre 2018 è stato pubblicato l’avviso di asta pubblica con scadenza 30 gennaio 2019 per la presentazione delle offerte. Entro il termine stabilito non è pervenuta alcuna offerta.
Alla società U.S. Cremonese è già stata inviata nota dell’avvenuta aggiudicazione in via provvisoria e oggi è stata pubblicata all’Albo Pretorio la determina dirigenziale per l’aggiudicazione definitiva.
“Una bellissima notizia per la città” commentano il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore alla partita Andrea Virgilio. “Dopo un grandissimo e serissimo percorso, abbiamo aggiudicato il diritto di superficie dello stadio per 99 anni alla Cremonese. La società farà 8 milioni di interventi e l’impianto continuerà ad essere patrimonio dei cittadini cremonesi. Una sinergia tra pubblico e privato per la quale ringraziamo il Cavaliere Arvedi e la Cremonese: così, insieme, valorizziamo una struttura importantissima per la società grigiorossa e per tutta la città. Grazie anche al Segretario generale e ai tecnici comunali dell’area Patrimonio per aver supportato dal punto di vista amministrativo questa grossa operazione. Continuiamo a lavorare insieme per la Cremo e per Cremona!”
Lo Stadio Zini compie cento anni
Lo stadio Zini compie cent’anni e ha tutta una storia da raccontare. A partire dal suo nome. Giovanni Zini, pioniere del calcio giocato con il ruolo di portiere, morì a Cividale del Friuli il 12 agosto 1915 quando, fante del 65°, perse la vita in seguito a un’infezione contratta nel trasporto di compagni feriti trincea. Solo un anno prima era stato il portiere del trionfo a Milano, quando la Cremonese battè il Pro Gorla a Milano e conquistò la promozione. Il primo campo della Cremonese fu a San Rocco, abbandonato appunto nel 1919 quando un teppista bruciò le tribunette in legno, forse per far legna nel dopoguerra. In quell’anno, appunto 100 anni fa, la Cremonese si spostava su un terreno dietro le Officine del Gas (erano nell’attuale sede dell’Acli). Nasceva il Giovanni Zini, inaugurato con un clamoroso successo dei grigiorossi (non c’era più il bianco-lilla degli esordi) che batterono 7 a 0 il Chiasso per la Coppa delle Province lombarde. Nel ’22 lo Zini ebbe anche una pista in terra battuta per le gare ciclistiche. Fin dalla nascita la tribuna centrale fu quella che, ammodernata, vediamo ancora oggi. Poi fino agli anni Settanta nessun lavoro particolare, via la curva in terrapieno, nasce la tribunetta a fianco della centrale dove, sotto le piante, andavano i grandi estimatori del nostro calcio. Sempre negli anni ’60 lo Zini ospita lo striscione sospeso del Club Grigiorosso bar Ariston: era il più grande del mondo, oltre 60 metri. Nel ’77 sorge la curva Nord e la tribunetta a fianco di quella centrale. Tra l’83 e l’86 nasce la curva Sud e si innalzano i distinti. Poi i grandi lavori dello scorso anno con la copertura della curva Sud, i nuovi distinti e i parcheggi.