Cronaca

Svastiche sui giochi dei bimbi, chiesta presa di posizione dei consiglieri comunali

AGGIORNAMENTO ORE 15 – E’ il segretario Pd Luca Burgazzi a raccogliere per primo l’appello dei genitori dei bambini del quartiere Po che hanno chiesto l’interessamento dei consiglieri comunali circa il grave atto vandalico dei giorni scorsi (giochi di parco Sartori imbrattati con svastiche).  “Ringrazio questi nostri concittadini per le parole che hanno voluto indirizzare a tutti i consiglieri comunali” afferma Burgazzi. “Colgo l’occasione per ribadire nuovamente a nome mio e di tutto il Partito Democratico Cremona la più ferma condanna per questo gesto. L’utilizzo di simboli nazifascisti è un fatto gravissimo che non possiamo minimizzare troppo. Siamo però consapevoli che la nostra comunità e i nostri cittadini sono più forti di questi delinquenti!”

I simboli nazisti apparsi sui giochi dei bambini nei parchi giochi di via dei Classici e della Villetta hanno provocato l’indignazione dei genitori, che ogni giorno portano i bambini all’asilo che si affaccia proprio sul parco Sartori. Tanto che hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai consiglieri comunali di Cremona, chiedendo una presa di posizione ufficiale contro quanto accaduto.

“Come genitori, zii e nonni siamo indignati” si legge nella missiva. Imbrattare in questo modo i giochi dei bambini, con simboli nazisti e fascisti, rappresenta “un’azione criminale”, che assume “una maggiore gravità per essere state fatte pochi giorni prima della Giornata della Memoria istituita per ricordare i momenti più vergognosi della storia d’Italia con la collaborazione della dittatura fascista all’Olocausto”.

Forte è la preoccupazione da parte di questi cittadini, che hanno un centinaio di firme nelle giornate del 27,28 e 29 febbraio. “Siamo profondamente preoccupati per l’utilizzo di questi simboli di ignoranza, odio e divisione in parchi che, al contrario, sono stati costruiti per essere luoghi di gioia e aggregazione” si legge ancora nella lettera, in cui si chiede alle istituzioni che le indagini per individuare i responsabili “siano svolte nel modo più accurato possibile con la speranza di riuscire ad essere risarciti, magari attraverso lavori socialmente utili, del danno che l’intera città ha subito”.

Non manca un cenno alla “presenza in città di partiti esplicitamente neofascisti” che “purtroppo dimostrano come queste ideologie raccolgano ancora consensi, facendo rafforzare in noi la convinzione che momenti come la Giornata della Memoria e la Festa della Liberazione rimangano oggi importantissimi per promuovere la conoscenza ed arginare l’odio e l’ignoranza”.

E arriva quindi l’appello: pur apprezzando l’immediato intervento del sindaco per condannare gli episodi, gli scriventi ritengono che “sarebbe un segnale positivo per la città se tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale si esprimessero con convinzione condannando quanto accaduto, non solo in quanto atto vandalico ma proprio per il significato politico dei simboli con cui sono stati imbrattati i giochi”.

LA LETTERA

LaBos

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