Cronaca

Impianti sportivi e cultura i servizi più costosi e meno redditizi per il Comune

E’ la Cultura (teatri, musei, mostre, spettacoli) tra i servizi a domanda individuale offerti dal Comune, quello che presenta il maggiore sbilancio tra entrate e uscite: un rapporto di appena il 7,09%, derivante da spese per 1.551.000 euro, prevalentemente per personale e acquisto di servizi, a fronte di incassi per 110mila euro. Che la cultura costi tanto non è una novità, ma un dato di fatto ormai acquisito e non solo per il Comune di Cremona, che in questi giorni ha aggiornato i conteggi in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2019.  Rispetto al preventivo 2018, il rapporto entrate / uscite per i servizi di natura culturale è leggermente migliorato: lo scorso anno il tasso di copertura era ancora più basso, il 5,3%.

All’estremo opposto c’è il servizio di ristorazione nelle scuole materne, che viene quasi completamente coperto dagli utenti, nella misura dell’88,33%: il costo per il Comune è di 1.268.000 euro l’anno, le entrate sono 1.120.ooo: lo scorso anno la copertura era più bassa, pari all’81,11%. Meno conveniente per le casse pubbliche è invece la mensa delle scuole elementari: costi coperti solo per il 64,55% (lo scorso anno era il 67,04), con uscite previste per 1.952.000 euro ed entrate da rette per 1.260.000 euro. Una differenza così elevata tra materne ed elementari può essere spiegata dal fatto che le materne comunali hanno il servizio mensa integrato nelle strutture e i cuochi sono dipendenti, mentre per le elementari il Comune si avvale di una ditta esterna (la Camst): 351.900 euro il costo del personale nel primo caso (materne), 1.905.000 euro invece il preventivo per la fornitura esterna dei pasti (elementari). Simile l’entità del fondo crediti di dubbia o difficile esazione, corrispondente ad utenti morosi: 33mila euro l’ammontare nel caso delle materne, 37mila nelle elementari.

La percentuale di copertura dei costi scende ancora nel caso degli asili nido comunali: il 23,04% (25,7 nel 2018), con entrate per 415mila euro ed uscite per 1.800.000. Anche gli introiti dagli impianti sportivi sono nettamente inferiori alle uscite: 145mila euro contro 1.031.000 di uscite (copertura del 14,06%). g.biagi

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