'Cremona fascistissima': nuova conferenza attorno alla mostra 'Il regime dell'arte'
Giovedì 31 gennaio, alle ore 17, nella Sala Puerari (via Ugolani Dati, 4), nuovo appuntamento del ciclo di conferenze legate alla mostra mostra Il Regime dell’Arte, curata da Vittorio Sgarbi e Rodolfo Bona, in corso al Museo Civico “Ala Ponzone” e prorogata sino al 3 marzo prossimo. L’incontro, dal titolo Cremona fascistissima. La politica del consenso nel ventennio, vede come relatore il giornalista e critico teatrale Nicola Arrigoni, che condurrà un’analisi sulle invenzioni festivo-rituali messe in atto dal regime per conquistare il consenso e condizionare la vita degli italiani e dei cremonesi in ogni momento.
L’obiettivo è riflettere sull’immagine di Cremona durante il ventennio, città fascistissima come la voleva il suo ras, Roberto Farinacci, che ne fu il signore indiscusso. In questo contesto la città riscopre i suoi illustri cittadini, si inventa una identità culturale e musicale che permarrà, con fasi alterne, anche nella seconda metà del XX secolo, fino ai giorni nostri. Dalle feste di regime al recupero delle tradizioni, dallo sport alla cultura liutaria e musicale: Cremona sotto il segno del littorio costruisce di sè un’immagine magnificente in competizione niente meno che con Roma.
Nicola Arrigoni, critico teatrale delle storiche riviste di settore Sipario e Hystrio, è esperto di drammaturgia della festa e da anni segue la scena teatrale italiana e internazionale, con particolare attenzione agli aspetti formativi del teatro e con attività e laboratori di critica teatrale nelle scuole; redattore e critico teatrale delle pagine culturali del quotidiano La Provincia di Cremona. Tiene docenze presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia col laboratorio di scrittura ‘Quando la cultura fa notizia’ e all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi” con il corso in ‘Tecnica della comunicazione e management musicale’.