Cronaca

Aem gestore unico della sosta: metodi discutibili

L’idea è sicuramente giusta: AEM gestore unico della sosta.
Il metodo è sicuramente discutibile, ma è nello stile del voglio, comando, posso di questa amministrazione: prima decido e delibero le mie intenzioni e poi te le comunico.
Credo si sia capito a cosa ci riferiamo: la delibera con cui la Giunta ha deciso di revocare a Saba la gestione del parcheggio di Piazza Marconi (oltre altri stalli di superficie), attualmente in essere fino al 2047.
L’errore sta naturalmente nell’aver emesso il provvedimento all’insaputa di Saba e senza successivamente comunicarle alcunché, con la conseguenza che Saba, appena venuta occasionalmente a saperlo, ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR, chiamando in giudizio non solo il Comune (e già questo basterebbe!), ma anche l’incolpevole AEM, che a tutt’oggi – a parte una ovvia generica manifestazione d’interesse – mai ha formalmente deliberato alcunché, e tanto meno mai ha espresso, pur essendo l’unica tecnicamente competente a farlo, un qualsivoglia suo parere in merito.

Leggiamo poi che il Sindaco solo qualche giorno fa avrebbe relazionato l’Assemblea di Aem Spa (su cui il Comune, essendo l’unico socio al 100%, vorrebbe “girare” l’intero costo dell’operazione) in merito a quanto verrebbe a costare il recesso da Saba, affinchè AEM, fatte le sue valutazioni economiche e finanziarie, possa eventualmente assentire a subentrare a Saba.
Ci è chiara una cosa: posto che Saba nulla sapeva, nulla può avere comunicato al Sindaco a proposito del costo di una sua eventuale “buona uscita”. Ne deriva che il Sindaco e la sua Giunta hanno calcolato tale costo unilateralmente.

La riservatezza sui numeri è ovviamente giustificabile, anche per non compromettere, a questo punto, l’esito del giudizio pendente innanzi al TAR e/o una eventuale trattativa stragiudiziale tra le parti, e ciò anche nell’interesse di AEM, che deve ancora “ragionare” sulla fattibilità economico-finanziaria dell’operazione.
Vero è però che l’iniziativa del Sindaco, che viene dopo quasi cinque anni di mandato e a soli 4 mesi dalle elezioni, appare in ogni caso improvvida.
A parte l’evidente “sapore di campagna elettorale” (che non salverà certamente l’attuale amministrazione da 5 anni fallimentari), l’iniziativa del Sindaco ha innanzitutto provocato, ancor prima di entrare nel merito del costo dell’operazione, un giudizio innanzi al TAR, che era evitabilissimo, solo se si fosse adottata un po’ di prudenza, pazienza ed accortezza nella redazione della delibera di giunta.
E’ evidente oltretutto che con la sua reazione giudiziale Saba sia intenzionata ad alzare sin da subito il costo della sua “fuoriuscita”.
Ciò a chiaro danno della comunità e soprattutto di AEM, sulle cui spalle il Sindaco pretenderebbe di far ricadere l’intero costo dell’operazione.
Ci si chiede poi: e se la cifra richiesta fosse molto alta e AEM non avesse la capacità economico-finanziaria e patrimoniale di sostenere l’operazione?
Ricordiamo infatti che il tanto sbandierato “risanamento” di AEM non è passato altro che dalla vendita dell’intero suo patrimonio, che ad oggi AEM non ha evidentemente più.
Nel suddetto caso, il sindaco cosa farebbe? Quale socio unico di AEM pretenderebbe che quest’ultima se ne facesse ugualmente carico nuovamente indebitandosi, oppure affiderebbe il servizio ad una società terza, replicando l’attuale duplicazione di gestori dei parcheggi?
Sia chiaro che diventare il gestore unico di tutti i parcheggi (compreso il Santa Tecla che pure era in vendita all’asta ad un prezzo risibile, ma che il Sindaco ha incomprensibilmente omesso di acquistare) è una scelta giusta, che teoricamente potrebbe portare vantaggi ai cittadini cremonesi.
Ci si chiede solo se sia giustificato che a soli 4 mesi dalle elezioni il Sindaco intraprenda una iniziativa dall’esito economicamente così incerto per la città e per AEM.
E’ inoltre sicuro il Sindaco di riuscire a chiudere la partita con Saba entro così pochi mesi dalle elezioni e ad un prezzo, se non conveniente, quanto meno congruo per la città e AEM?
Se la risposta è si, perché allora il Sindaco non ne ha parlato apertamente e pubblicamente?
Se diversamente la risposta è no, perché amministrare in questo modo i cremonesi e i loro soldi, senza essere certi dell’esito, vieppiù economico, dell’operazione?
E se l’attuale Sindaco non venisse rieletto, quale eredità lascerebbe al suo successore?

 

 

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