L'uscita della Ceraso punzecchia la politica: attacchi da destra e da sinistra
Suscita reazioni da destra e da sinistra la presa di posizione di Maria Vittoria Ceraso, capogruppo di Obiettivo Cremona, lista di opposizione legata al nome dell’ex sindaco Oreste Perri, con cui Ceraso era stata assessore tra 2009 e 2014. Ceraso rimproverava al centro destra cremonese l’assenza di coesione, l’indecisione sulla scelta delle candidature, attaccando l’unico nome più o meno ufficialmente uscito quale candidato sindaco, quello di Alessandro Zagni, suo collega nella stessa Giunta. Non una critica sulla persona, afferma Ceraso, ma sul metodo, anche se poi proprio rivolta a Zagni Ceraso lancia una frecciata tutt’altro che inoffensiva, ricordandogli che si era già candidato nel 2014 con una campagna elettorale agguerrita “più contro il candidato di centro destra Perri che contro quello di centro sinistra Galimberti” in seguito alla quale “aveva ottenuto con la lista civica che lo sosteneva 828 voti, pari al 2,23% non sufficiente a farlo eleggere almeno consigliere comunale”.
D’accordo con lei, ma solo nell’attacco a Zagni, è il consigliere leghista Alessandro Carpani, che dal suo profilo Facebook la corregge: “Comunque c’è una inesattezza, il candidato a Sindaco della Lega del 2014 Zagni è stato eletto in Consiglio Comunale, ma è scappato dimettendosi alla velocità della luce il giorno dopo la proclamazione degli eletti”. Per il resto il commento di Carpani all’uscita della consigliera civica ha il sapore di una scrollata di spalle: “Una che vota per la consulta degli stranieri, cosa ha a che fare con la Lega? Mah. Eppure c’è chi pur di vincere, farà una bella “ammucchiata” anche con lei. Buona fortuna, Cremona merita altro”.
Da tutt’altra parte politica viene invece il secondo affondo alla consigliera, quello di Andrea Virgilio (Pd): “Lasci perdere il PD, lasci perdere Galimba, lasci perdere gli altri. Pensi al fatto che la sua coalizione è egemonizzata da un partito privo di idee e di classe dirigente. Pensi a questo la Ceraso e al fatto che nel centrodestra non sono mai esistiti programmi unitari e forse, per dirla tutta, non è mai esistito un programma di governo. E se alla fine deciderà di far parte dell’armata brancaleone, non deve preoccuparsi: uno spazietto nel sottoscala i “civici” (o presunti tali) lo troveranno”.
Lapidario Carlalberto Ghidotti (FI): “Per essere di centrodestra bisogna anche votare con il centrodestra…”. g.biagi