Ancora polemica sui fondi per S.Felice. Virgilio: 'L'unica opera lasciata da Fasani è cavalcavia'
“E’ piuttosto ridicolo constatare che anche la componente apparentemente più ‘illuminata’ della minoranza faccia un po’ come le lucine di Natale: si accendono e si spengono a intermittenza e a qualche barlume di lucidità alterni dichiarazioni come queste”. L’assessore al Territorio Andrea Virgilio risponde all’attacco di Federico Fasani (‘I fondi per S.Felice? Il Comune non li aveva neanche chiesti per le opere fognarie’). La critica del consigliere di minoranza riguardava il mancato inserimento nel progetto per le periferie di un intervento risolutivo per i problemi idrogeologici del quartiere, che va sott’acqua in occasione delle piogge.
“In tema di fognature – chiarisce Virgilio – sulla parte di competenza del Comune, ci sono le risorse dentro al progetto di San Felice per la gestione delle acque bianche. La parte regionale riguarda opere pubbliche sul dissesto idrogeologico: si tratta infatti di uno scolmatore e i canali di finanziamento sono altri e andranno a integrarsi con le risorse del bando che hanno come obiettivo prioritario quello di rigenerare gli spazi pubblici dei quartieri periferici delle nostre città.
“L’ex assessore Fasani non è nuovo a polemiche strumentali su San Felice, ricordo quando dichiarava che “il bando è stato snobbato”, che di questo “ha avuto conferme dagli uffici”, che “che la cosa è stata presa sotto gamba”. In quel periodo, Fasani confidava nel mancato finanziamento del progetto di San Felice, diffondeva in merito false notizie e soprattutto metteva in dubbio l’operato dei tecnici comunali che hanno lavorato con grande dedizione al progetto. La realtà è poi stata un’altra: Cremona si piazza al 44° posto su 120 progetti finanziati e su oltre 800 proposte presentate alla Presidenza del Consiglio; le risorse sono arrivate, il quartiere potrà quindi trasformarsi non solo grazie ai 7 milioni di euro del bando ma anche con i 2,6 milioni di finanziamento nazionale per le case ERP di via Allende e via Caudana. In questo modo il quartiere potrà in parte compensare il disagio dovuto al cavalcavia, la sola ‘traiettoria progettuale’ che Fasani ha lasciato a San Felice”.
L’ultimo è un accenno al maggiore motivo di polemica che era sorto a San Felice durante l’amministrazione di centrodestra, quando nell’ambito dell’abbattimento dei passaggi a livello, cofinanziato da Comune, Rfi e Regione, i residenti avevano vivacemente contestato il sovrappasso, soprattutto per il disagio causato a chi utilizza la bicicletta.