Cronaca

Cassetta dei libri al Boschetto, condomini chiedono rimozione

L'inaugurazione della cassetta per i libri

A meno di due settimane dall’inaugurazione della cassetta di book crossing al Quartiere 2, commissionate al laboratorio dei detenuti del carcere locale, per un libero scambio di libri, non mancano le prime polemiche, con alcuni residenti, tra i condomini del civico 93, dove la cassetta è collocata, che ne chiedono la rimozione. Una situazione che dispiace ai vertici del Quartiere, i quali chiedono ai propri concittadini di ripensarci.

“Questa iniziativa ha generato opposizioni che ne hanno richiesto la immediata rimozione” spiegano i consiglieri Claudio Galimberti e Luigi Armillotta. “Cosa può spingere qualcuno a chiedere di rimuovere una piccola casetta di libri, il cui unico scopo è appunto di liberare la cultura? Probabilmente altri motivi, e altri contrasti, si nascondono dietro questo gesto ma quanta aridità si può avere dentro l’anima per non capire i lati positivi del progetto LibriLiberi?”.

Le obiezioni, secondo i consiglieri, riguardano il fatto che la casetta è in area privata, seppur in area esterna in un porticato con negozi, e che i condomini dovevano essere d’accordo (la posa è stata autorizzata dall’amministratore). “Tuttavia, grazie a questa iniziativa, via Boschetto 93 poteva essere ricordato come il condominio che aveva accettato di diffondere la cultura; invece sarà ricordato come quello che ha rifiutato la cultura” continuano i consiglieri. “Come successo nel racconto ‘Il Canto del Natale’ di Charles Dickens la speranza è che, in questo Natale pur senza ricevere la visita di alcuno spirito, alcune persone al Boschetto riflettano su questo fatto e si ravvedano, magari chiedendo solo alcuni accorgimenti o rassicurazioni sull’ordine o sulla sicurezza.

Nel caso non fosse così, la casetta verrà comunque rimossa ma queste persone proseguiranno la loro vita nell’aridità, convinti di aver vinto la regina delle battaglie, ma senza sapere che avranno perso una cosa più importante: la possibilità di aprirsi agli altri. Un ringraziamento speciale va all’Amministratore del condominio che, in un periodo in cui chi vuole il rispetto per le regole viene definito burocrate , ha mostrato più senso civico ed empatia dei suoi condomini, anche oltre i suoi compiti”.

lb

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