Cronaca

150 militari della Col di Lana in partenza per 'Strade sicure' nelle zone terremotate

Questa mattina, giovedì 20 dicembre, nell’ambito dell’operazione ‘Strade Sicure’, presso la caserma Gonzaga di Foligno (Pg), il Colonnello Giovanni Brafa Musicoro, Comandante del 10° Reggimento Genio Guastatori ha assunto il comando del neo costituito Raggruppamento Umbria-Marche subentrando al Colonnello Paolo Fanin, Comandante del 32° Reggimento Carri di Spilimbergo (Pordenone), che per oltre sei mesi ha avuto il comando delle operazioni.

Il Raggruppamento Umbria-Marche nasce dalla riconfigurazione della Task Force Sicurezza 1, alle dipendenze del Comando Forze Operative Nord di Padova e parte della Task Force 3, alle dipendenze del Comando Forze Operative Sud di Napoli. Queste unità operative, inserite nel più ampio contesto dell’operazione ‘Strade Sicure’ sono state costituite a seguito del violento sisma che ha colpito le regioni del centro Italia nel 2016, con il preciso compito di presidiare le ‘zone rosse’ nelle province di Macerata, Ascoli Piceno, Perugia, Rieti e L’Aquila, impedendo l’accesso al personale non autorizzato e prevenendo atti di sciacallaggio.

Circa 150 donne e uomini dell’Esercito, provenienti da Cremona con il concorso del 9° Reggimento Alpini, del 32° Reggimento Carri e del 28° Reggimento Comunicazioni Operative, opereranno per sei mesi nel centro Italia, cooperando con le Forze dell’Ordine e garantendo una maggiore sicurezza nelle aree evacuate a seguito del terremoto. L’Esercito Italiano conduce l’operazione ‘Strade Sicure’ sul territorio nazionale, ininterrottamente dal 4 agosto 2008. Tale operazione è, a tutt’oggi, l’impegno più oneroso della forza armata in termini di uomini, mezzi e materiali. Risultano infatti attualmente impiegati circa 7.100 donne e uomini che garantiscono una presenza capillare sul territorio nazionale.

Entro la fine di dicembre il 10° Reggimento Genio Guastatori sarà impiegato con ulteriori 40 militari nell’ambito dell’operazione ‘Sabina II’, ugualmente nelle zone del centro Italia colpite dal sisma, per continuare l’opera di demolizione e smaltimento delle macerie, dimostrando ancora una volta come i reparti del Genio, grazie agli equipaggiamenti, ai mezzi e alle elevate professionalità del personale, possono operare non solo in operazioni militari ma anche in attività di supporto alla popolazione in caso di pubbliche calamità.

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