Cronaca

Autostrada Cremona - Mantova, Regione: 'Si farà in 5 anni'

La Regione dice sì all’autostrada Cremona-Mantova ed è pronta a stanziare dei fondi. La decisione è emersa nel corso del tavolo competitività Cremona-Mantova convocato dalla Regione sulle infrastrutture dopo le sollecitazioni delle amministrazioni comunali interessate, ossia quella di Cremona, rappresentata dal sindaco Gianluca Galimberti, e quella di Mantova, con il sindaco Mattia Palazzi. Presenti all’incontro anche i presidenti delle Province e delle Camere di Commercio e i consiglieri regionali dei due territori.

“A partire dalle posizioni decise anche nell’ultimo tavolo della competitività riunitosi la settimana scorsa e che abbiamo portato oggi in Regione, nella consapevolezza che il collegamento tra Cremona e Mantova va assolutamente migliorato, oggi abbiamo chiesto all’unanimità al Presidente Attilio Fontana e ai due Assessori, Terzi e Mattinzoli, di dirci una volta per tutte se i soldi per l’autostrada Cremona-Mantova ci sono”, spiega Galimberti in una nota condivisa con il presidente della Provincia Davide Viola, aggiungendo: “Ci ha detto che ci sono 300-400 milioni che Regione impiegherebbe su questa opera e non su altre (esclusi treni e ponti – così ci hanno assicurato – che comunque per noi devono rimanere tra le priorità di investimento di Governo e Regione). Abbiamo altresì chiesto certezza sui tempi di realizzazione di tale opera. Il prossimo step sarà dunque un confronto tra territori e categorie. “La Regione su questo tema ha preso l’impegno di darci un ritorno entro un mese. Pertanto ci confronteremo con i territori e con le categorie, organizzando un apposito momento di confronto e quindi tra un mese torneremo in Regione ancora e sempre con una posizione forte e unitaria, come quella di oggi, tra Cremona e Mantova, perché la coesione di tutto il territorio è fondamentale. Insisteremo tutti insieme per una chiarezza su investimenti e tempi, chiedendo di condividere un preciso cronoprogramma. Le infrastrutture, infatti, sono vitali per i nostri territori: non possiamo più attendere”. Il Tavolo, infatti, è stato riaggiornato per parlare di tempi e modalità al 22 gennaio, come confermano diversi esponenti politici, tra cui, oltre a Galimberti e Viola, anche il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, anche lui presente all’incontro.

Tuttavia non mancano le voci contrarie. Come quella di Legambiente, che in mattinata ha manifestato davanti al palazzo della Regione. “No alla Cremona-Mantova, sì alla riqualificazione della ex Strada Statale 10, a nuovi ponti e ad un servizio ferroviario utile ed efficiente”: sono queste le richieste ribadite da Legambiente e dal Coordinamento dei Comitati. La Cremona-Mantova è “un’opera che è sempre più evidente a tutti sia insostenibile sia dal punto di vista ambientale sia  economico-finanziario e data per morta dallo stesso presidente di Infrastrutture Lombarde Spa più per questioni di sostenibilità economica che ambientale” commenta l’associazione. “Mancano infatti i 500 milioni necessari alla costruzione e, come già accaduto per altre infrastrutture, i pedaggi non coprirebbero l’eventuale costo dell’investimento”. “E’ un film già visto in Lombardia, non è il caso di rimandarlo in onda” dichiarano Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia, e Cesare Vacchelli del Coordinamento dei comitati. “Ci aspettiamo invece dalla politica regionale e dei due territori lungimiranza e coraggio. Mettere in campo una nuova proposta di mobilità finalmente sostenibili e condivisa è la sfida vera per collocare Cremona e Mantova non più ai margini della Lombardia ma in un nuovo baricentro geografico”.

Commenti positivi, invece, arrivano dal Pd, attraverso le parole di Matteo Piloni e Antonella Forattini: “Oggi la Regione ha garantito di mettere a disposizione le risorse per avviare l’opera entro 5 anni. Di fronte a questi impegni, economici e temporali, entrambi i territori si sono manifestati compatti nel ribadire la necessità di questa infrastruttura. Se questa tempistica venisse confermata, anche dopo le ulteriori valutazioni che la Regione si è impegnata a fare, soprattutto dal punto di vista tecnico, l’opera diventa prioritaria”. “Inoltre – concludono gli esponenti dem -, è stato comunicato che dal prossimo febbraio la SS10 passerà ad Anas che dunque diventerà un importante interlocutore, insieme a RFI che sulla linea dovrà realizzare interventi di raddoppio dei binari e di soppressione di alcuni passaggi a livello, opere anch’esse fondamentali per il territorio. Con l’occasione abbiamo ribadito anche le altre necessità infrastrutturali del territorio, tra cui lo stato dei ponti sul Po, il completamento della Paullese, il sistema ferroviario e quello portuale che coinvolgono le due province”.

Soddisfazione arriva anche da Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “La Regione è pronta investire importanti risorse nelle province di Cremona e Mantova, ma desidera che siano i rappresentanti locali interessati ad avere l’ultima parola sulle priorità delle opere, come è giusto che sia. L’appuntamento quindi è al 22 gennaio, quando si svolgerà un nuovo incontro: da una parte la Giunta darà le esatte tempistiche della realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova e dall’altra i territori faranno il punto della situazione per comprendere se sia una priorità o se sia più importante procedere alla realizzazione della viabilità secondaria”. “Di certo – conclude Mazzali – c’è che Regione Lombardia è a disposizione di Mantova e di Cremona e degli altri comuni interessati. E di certo c’è che Fontana sta mantenendo la sua promessa di essere lui in prima linea come assessore aggiunto per Mantova. Resta il fatto che territorio necessita di una programmazione integrata del trasporto ferro-gomma-acqua e abbiamo tutta la volontà di sostenerla”.

Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro, consiglieri regionali in quota Movimento 5 stelle, parlano di “più ombre che luci”, dato che “la provincia ha bisogno di risorse e tempistiche certe e no a logica dell’aut aut: sono tante, infatti, le opere da realizzare”. Per i pentastellati “l’unica nota positiva è la conferma che Regione vuole investire sul territorio e che il tavolo sarà riconvocato tra un mese, il 22 gennaio prossimo, per un ulteriore confronto sulle priorità”. Degli Angeli e Fiasconaro, infatti, avanzano alcuni dubbi: “L’incontro di oggi si è concentrato principalmente sull’autostrada Cremona-Mantova, opera di cui si parla dal 2002, ma che è ancora in un limbo per i costi, che sono lievitati negli anni, e per l’effettivo ritorno  in benefici reali per i cittadini e territorio. La realtà è che non esistono tempistiche certe per l’opera (si ipotizzato un aleatorio 2025, tutto da verificare)”. “Per Fontana – proseguono – le risorse, si parla di 400 milioni, non sono un problema, ma anche questo deve essere dimostrato con i fatti concreti, non solo a parole. Rifiutiamo anche la logica dell’aut aut, o l’autostrada o le altre infrastrutture che servono al territorio, espressa dal Presidente della Lombardia”.  I consiglieri 5 stelle, però, sottolineano: “Ovviamente gli investimenti viabilistici e le risorse per Cremona e Mantova sono necessarie e urgenti. Esistono però tutta una serie di opere che non possono più essere rimandate come, solo per fare qualche esempio, il rifacimento dei ponti, le linee ferroviarie BS/PR, MN/CR, la Gronda Nord di Casalmaggiore, le tangenzialine di Dovera, Soresina  il completamento della Paullese. Siamo convinti che pianificando bene l’erogazione delle risorse i soldi si possano trovare, ovviamente non solo da Regione ma anche dallo Stato, da RFI. Al tavolo del 22 gennaio le provincie dovranno arrivare con le priorità chiare e Regione Lombardia dovrà dare garanzie. Basta fumo negli occhi. Il M5S spingerà per avere progetti  realizzabili, con copertura finanziaria, utili per cittadini, imprese e che rispettino l’ambiente”.

E’ poi intervenuto anche il consigliere della Lega Federico Lena: “In base ai costi prospettati per la realizzazione della autostrada Cremona – Mantova, trovo sia preferibile una superstrada sulla ex s.s. 10. Una soluzione di questo genere ha costi inferiori rispetto all’ipotesi della autostrada. I soldi risparmiati attraverso questa operazione potrebbero essere investiti su altre opere per il territorio”. “Mi ha colpito – ha detto Lena – l’assenza dei rappresentanti degli agricoltori al tavolo di confronto. Forse erano rappresentati dalla Camera di Commercio, o forse no, sarebbe stato comunque interessante interagire con una loro rappresentanza diretta. Ritengo che ogni decisione in merito a questo tema vada presa oggi, con rapidità, poiché stiamo sicuramente discutendo di una esigenza di viabilità a cui è tempo di dare risposte rapide e concrete”.

“L’incontro di oggi – ha detto il presidente Attilio Fontana – era mirato alla condivisione dell’obiettivo. Fin dall’inizio del mio mandato, anche in virtù del mio passato da sindaco, ho sempre lavorato per individuare e definire con il territorio quelli che devono essere gli obiettivi comuni da raggiungere cercando di mettere insieme le esigenze di tutti. Sono fiducioso, alla luce del confronto franco e schietto avvenuto oggi, che questo metodo di lavoro produrrà risultati positivi in vista dell’appuntamento del 22 gennaio”. “La programmazione del futuro di un territorio – ha aggiunto l’assessore regionale Claudia Maria Terzi – passa dalla condivisione di obiettivi con i rappresentanti delle zone interessate, e questo comporta delle scelte quantomeno sull’ordine delle priorità. E il Tavolo odierno è stato una valida occasione di confronto. Abbiamo chiesto agli interlocutori di fornire risposte per il nuovo incontro programmato per gennaio. Da parte nostra ci siamo impegnati a fare una verifica ulteriore sulle tempistiche e sulla finanziabilità per la realizzazione dell’autostrada. Finanziabilità che è stata assicurata, con il presidente Fontana che si è detto disponibile a trovare le risorse”. Terzi ha poi concluso: “Occorre però ricordare che si tratta di una infrastruttura pensata nel 2002 e che quindi probabilmente richiede aggiornamenti progettuali, economico-finanziari e i termini di studi del flusso del traffico. In ogni caso, Regione Lombardia farà gli sforzi necessari per contribuire a colmare il gap infrastrutturale che caratterizza i territori di Cremona e Mantova, senza dimenticare che anche nella scorsa legislatura sono stati finanziati e realizzati interventi significativi”.

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