Cronaca

Piscina, Ceraso e Sozzi: 'Comune chiarisca questione obbligo tesseramento'

Due interrogazioni a risposta scritta sono state presentate dai consiglieri comunali di Obiettivo Cremona Maria Vittoria Ceraso e Andrea Sozzi sulla vicenda della piscina, ad alcuni giorni dalla Commissione di vigilanza svoltasi lo scorso 28 novembre. In particolare sono due le questioni che il gruppo consiliare intende chiarire: la questione dell’obbligo di tesseramento per tutti coloro che svolgono nuoto libero, e quella delle opere accessorie che Sport Management dovrebbe mettere in atto per riqualificare la piscina, come previsto dalla convenzione.

“E’ davvero incredibile che il Comune non abbia obiettato nulla alle affermazioni dei referenti di Sport Management, durante la commissione, in merito all’obbligo di tesserare tutti coloro che svolgono nuoto libero, in virtù un’interpretazione totalmente soggettiva e inaccettabile dell’art. 90 della legge 289 del 2002, articolo che non sancisce affatto quest’obbligo, come è evidenziato da qualunque parere giurisprudenziale e dai molti casi di piscine comunali –in primis Brescia- gestiti da società private, che consentono il nuoto libero senza obbligo di alcun tesseramento” evidenziano Sozzi e Ceraso.

“Proprio su questo chiediamo chiarimenti al Comune con la presentazione di un’interrogazione a risposta scritta nella quale diamo un aiutino allo stesso citando la normativa che in maniera chiara e palese esclude ogni obbligo di tesseramento da parte di chi chiede di poter liberamente nuotare nella piscina (che se pur gestita da un privato rimane comunale) senza associarsi a nulla, indifferentemente per chi acquista un biglietto singolo per nuoto libero così come per chi acquista un abbonamento, usufruendo di un pubblico servizio per il quale il Comune versa al gestore 220.000 euro annui”.

Secondo i due consiglieri è” grave che siano stati addebitati costi ai cittadini cremonesi affinché il gestore, come ha dichiarato in commissione, ne potesse approfittare per avere delle agevolazioni fiscali. E’ inaccettabile che un utente non possa scegliere tra il tesserarsi ad un ente di promozione sportiva per godere di una coperture assicurativa (cosa senz’altro lecita se volontaria ma che non può costituire un obbligo) o il non tesserarsi allo stesso usufruendo comunque di un pubblico servizio che per sua natura deve essere accessibile a tutti anche se gestito da un privato. E questo indipendentemente dal fatto che il tesseramento venga ora offerto gratuitamente dal gestore, cosa tra l’altro che fa nascere ancora più sospetti sulla legittimità della procedura”.

Ceraso e Sozzi rimandano inoltre al mittente le accuse lanciate dalla società ai consiglieri di minoranza. “L’accusa di strumentalità riportata nel comunicato di Sport Management successivo alla commissione è offensiva per i cittadini, oltre che infondata. L’interlocutore di tale commissione è il Comune e la presenza di esponenti del gestore è una possibilità, non un obbligo: il gestore poteva decidere se presenziare oppure no, ma, decidendo di presenziare, non può mettere in discussione la validità o la composizione della commissione di vigilanza, un organo pubblico che esercita il dovere di controllo per conto dei cittadini. Non dimentichiamo che il mancato rispetto della convenzione da parte del concessionario prevede la revoca della concessione stessa e che gli amministratori esercitano lecitamente il loro dovere di controllo, per mandato elettorale”.

“Forse Sport Management non si aspettava di avere a che fare a Cremona con un’utenza, rappresentata sia dalle società canottieri sia dai singoli utenti, qualificata e competente che non si fa facilmente abbindolare” commentano ancora i consiglieri. “E’ anche vero che la stessa cosa non si può dire per quanto riguarda il Comune che ha dimostrato di non vigilare sull’adempimento della Convenzione e che non ha nemmeno saputo giustificare in Commissione come mai non siano stati ancora avviati i lavori accessori promessi da Sport Management considerati da Sindaco e Giunta uno degli elementi qualificanti della nuova gestione. Anche su questo tema abbiamo presentato un’interrogazione scritta.

Per tutti questi motivi respingiamo al mittente ogni accusa di strumentalizzazione politica o diffamazione contenute nel comunicato di Sport Management successivo alla Commissione di vigilanza. La mancanza di sensibilità giuridica e di rispetto verso le istituzioni di questo comunicato sono fastidiosi, ma più grave è il silenzio di una maggioranza che ha ormai svenduto ogni decenza istituzionale, sottomettendola a interessi altri da quelli dei cremonesi. Auspichiamo infine che la risposta alle allegate interrogazioni arrivi prima dell’incontro pubblico del 22 dicembre organizzato da Sport Management con l’utenza”.

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