Cronaca

Rinnovo abbonamento TreNord, 'Mission Impossible': il calvario di un pendolare

Se non fossero bastati i quotidiani disservizi di TreNord in termini di ritardi, soppressioni e mancata pulizia, anche operazioni semplici come rinnovare un abbonamento sembrano diventate un’impresa titanica. Lo testimonia un pendolare, che racconta un vero e proprio calvario per rinnovare l’abbonamento Io Viaggio. L’uomo, si reca alla stazione di Lambrate con largo anticipo sull’orario del proprio convoglio (il 2649 Milano-Mantova). “E’ lì che inizia il mio calvario. Tentativo numero uno: alla biglietteria della stazione lato piazza Bottini purtroppo dopo aver fatto la coda mi vien detto che il mio bancomat e la mia carta di credito non vengono accettati…” racconta. Insomma, non gli rimane che spostarsi altrove “Vicino alla biglietteria c’è una macchinetta Trenord, così faccio la coda, ma anche lì solo per scoprire che il Pos non è funzionante”.

Il pendolare non si rassegna e passa al tentativo numero tre: “Attraverso la stazione e vado dal lato di via Predil. Lì trovo un’altra macchinetta. Terza coda e anche qui il pos non è funzionante! Purtroppo oramai il mio tempo si è esaurito e sono costretto a salire sul treno senza biglietto”. Ma il pendolare non demorde e prova con un quarto tentativo: “Sul treno apro il sito di Trenord, e provo a fare l’abbonamento sul sito, dove però trovo il messaggio ‘Il Servizio di acquisto e rinnovo abbonamento non è al momento disponibile. E’ in corso l’intervento per ripristinare il corretto funzionamento. Grazie’. Fortunatamente il controllore nel mentre non arriva altrimenti ci sarebbe stato oltre al danno la beffa…”.

Arrivato alla stazione di Lodi, il pendolare scende dal treno provando all’ennesima macchinetta, :”Come volevasi dimostrare anche qui Pos non funzionante!” commenta. “Mi rassegno e vado al vicino Bancomat, dove prelevo 120 euro per pagare in contanti. E’ il tentativo numero sei: tutto felice e contento inserisco i miei 120 euro, seleziono il rinnovo Io Viaggio, dal costo 108 euro, e la macchinetta mi rispedisce tutto indietro. Onfatti il resto massimo disponibile era di 9 euro. Niente abbonamento neanche con i contanti”:

Esasperato ed infuriato va quindi al bar lì vicino, chiedendo al barista di cambiargli la banconota da 20 euro, che gli vengono cambiati in moneta. “Ritorno quindi alla macchinetta, provo ad inserire gli spiccioli, ma la macchinetta non li accetta”. Arriva così il tentativo numero otto: “Ormai distrutto e sfibrato, vago per la stazione di Lodi come un mendicante con il mio mucchietto di due euro, chiedendo alla gente di cambiarmi i due euro con una banconota da 10. ?Con, finalmente, 110 euro in banconote e non un euro di più, posso finalmente rinnovare il mio abbonamento”.

Una storia degna del miglior Fantozzi, confermata peraltro da altri utenti che hanno segnalato le difficoltà nel rinnovare l’abbonamento.

lb

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