Rapimento di padre Maccalli, il consiglio provinciale chiede l'intervento delle istituzioni
“Il consiglio provinciale fa appello a tutte le istituzioni sovraordinate competenti affinchè si attivino per la liberazione di padre Maccalli”: unanimità durante la seduta del Consiglio Provinciale di ieri sera per sollecitare le Istituzioni per una celere risoluzione della drammatica vicenda.
Un atto che si collega a quello del Comune di Izano che, con la delibera comunale n. 43 del 17 ottobre 2018, ha approvato la mozione presentata dal gruppo consiliare di minoranza – Insieme per Izano in merito al rapimento Maccalli. Padre Pier Luigi Maccalli, cremasco, della Società delle Missioni a Bomoanga, dal 2007 presta la propria opera oltre che di evangelizzazione di promozione umana al servizio dei bisogni sociali della popolazione e parrocchia del villaggio della prefettura di Makalondi, vicino alla frontiera con il Burkina Faso. Dalle notizie di stampa si apprende che degli uomini armati lo hanno preso e portato via, nessuna rivendicazione è finora arrivata.
Pertanto il Consiglio provinciale ha espresso “preoccupazione per le sorti del nostro missionario generoso, essendo già trascorsi quasi tre mesi dal rapimento; si stringe intorno alla comunità cremasca, del Niger e Burkina Faso nella tenace sensibilizzazione di tutte le autorità competenti affinché si adoperino per la liberazione di Padre Pier Luigi Maccalli; si impegna a collaborare in ogni modo utile con gli enti preposti affinché le iniziative intraprese arrivino a buon fine”.
Infine: “Dispone l’invio, del presente appello al Presidente di Regione Lombardia e al Presidente del Consiglio dei Ministri affinché, sensibilizzati, possano assumere ogni iniziativa di competenza utile e necessaria affinché si pervenga alla liberazione di padre Macalli”.