Cronaca

Consegnate le borse di studio intitolate a Paolina Ala Ponzone Cimino

Nell’anniversario della morte della marchesa Paolina Ala Ponzone di Cimino di Valenzano, avvenuta il 26 Novembre 1923 nella sua casa di Cremona in via Oscasali, sono state consegnate nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, le borse di studio previste nel lascito testamentario, a cinque studenti dell’Ipsia (Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato) “Ala Ponzone Cimino”. Lo borse di studio sono state consegnate dalla Dirigente scolastica Roberta Mozzi, dall’Assessore Rosita Viola, unitamente ai docenti. E’ intervenuta la Presidente del Consiglio comunale Simona Pasquali. Per l’anno scolastico 2016-2017 sono stati premiati Sebastiano Mussetola e Sing Simenjit, mentre per l’anno scolastico 2017-2018 i riconoscimenti sono andati a Thomas Lanzi, Andrei Chirilescu e ad Alessandro Viarengo.

La cerimonia è stata ospitata a Palazzo Comunale per sottolineare l’importanza della scuola e le origini della stessa oltre a far conoscere ai ragazzi l’istituzione Comune, i luoghi della rappresentanza e della democrazia. A ricordare la figura della marchesa è intervenuta Angela Bellardi, Presidente della Società Storica Cremonese, che, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato il prestigio storico della scuola che frequentano.

La marchesa Paolina Ala Ponzone di Cimino di Valenzano è un’interessante figura di donna vissuta a cavallo di due secoli e all’interno in una famiglia particolare. Nata a Napoli dall’unione, mai formalizzata, del padre Filippo con la nobile Luisa Biraghi, Paolina si era formata alla scuola di questo padre molto eccentrico, collezionista d’arte, viaggiatore, finanziatore di numerose imprese che stavano nascendo nella Lombardia post-unitaria, ben diverso dai nobili cremonesi dediti soprattutto o addirittura esclusivamente alla conduzione delle terre.

Il 20 novembre del 1921 la marchesa, riscrivendo il suo testamento, nomina come erede universale dei beni la Regia Scuola “Ala Ponzone”. Per Paolina la scuola doveva avere un ben chiaro valore sociale e di riscatto, una scuola ben diversa da quella che aveva ideato invece l’antenato Giuseppe Sigismondo che aveva pensato ad una scuola per formare nuovi artisti. Successivamente, con un codicillo del 30 aprile 1922, chiede che al nome Ala Ponzone venga aggiunto Cimino per ricordare il marito.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...