Cronaca

Giornata mondiale contro l'AIDS: le iniziative promosse in città

Il 1° dicembre ricorre la Giornata mondiale di lotta contro l’AIDS, istituita nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), alla quale aderisce il Comune di Cremona. Si tratta di una data importante che rappresenta un’occasione per sostenere azioni di informazione e di sensibilizzazione finalizzate alla prevenzione.

All’interno del progetto ‘Torrazzo2018’, di cui il Comune di Cremona è ente capofila, è nata l’idea di una campagna di sensibilizzazione con lo slogan ‘Conosci il tuo stato’ a favore della lotta contro l’AIDS. A fronte dell’esperienza maturata sul campo e dei bisogni rilevati in questi anni di lavoro, è stato scelto, in particolare, il target dei giovani con “l’obiettivo di smuovere le coscienze e informare sugli strumenti a disposizione per evitare il contagio”.

Tra gli interventi promossi dal Comune, una campagna sui social che consisterà nella pubblicazione di fotografie accompagnate dallo slogan scelto per promuovere la necessità di conoscere il proprio stato di salute anche su questa malattia virale. Sui display luminosi, posti all’ingresso della città, dal 28 al 5 dicembre, verrà ricordata l’importanza di questa giornata con il messaggio ‘1° dicembre 2018 – Stop Aids’.

Mercoledì 28 novembre, alle ore 21.00, il dott. Angelo Pan, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona, sarà ospite della puntata di Pronto Dottore, trasmessa dalla rete televisiva Cremona1. Il tema sarà ‘L’AIDS: dati epidemiologici, descrizione della malattia, prevenzione’.

Il 30 novembre, per avvicinare i giovani, è stata organizzata una giornata alla Ciclofficina della Cooperativa COSPER, nel piazzale dell’autostazione di Cremona. Nella fascia oraria mattutina, concomitante con l’arrivo degli studenti, verrà distribuito materiale informativo relativo al virus e al test HIV e promossa la somministrazione del test, che avverrà dalle ore 12.00. Nella fascia pomeridiana verranno anche distribuiti profilattici, per ricordare che l’AIDS si trasmette anche attraverso rapporti sessuali non protetti. Il test potrà essere effettuato, per chiunque vi si volesse sottoporre, anche presso il Drop-In della Cooperativa di Bessimo, dalle ore 9.00 alle ore 11.30.

Sabato 1° dicembre, dalle 10.00 alle 13.00, in corso Campi vi sarà un punto informativo, curato dagli operatori della Cooperativa di Bessimo. Alle 16.00 sarà celebrata la Messa alla Casa della Speranza. Seguirà un momento conviviale e di riflessione con operatori, ospiti e volontari della struttura. Dalle 19.00, in piazza Stradivari, saranno presenti i giovani della Croce Rossa Italiana – Comitato di Cremona, con la campagna ‘Ama Bene. Ama Sano’. Saranno svolte attività con l’obiettivo di “far comprendere l’importanza di vivere il sesso in sicurezza, far conoscere le diverse malattie sessualmente trasmissibili, oltre che parlare di AIDS”. Anche in questo caso saranno distribuiti gratuitamente profilattici.

Secondo gli ultimi dati disponibili dichiarati dall’Istituto Superiore di Sanità – Centro OperativoAIDS (COA), risalenti al 2016, in Italia, ci sono circa 130mila persone che vivono con l’AIDS. Ogni anno vengono diagnosticati circa 4mila nuovi casi di infezione. Il dato complessivo è stabile da 5 anni, anche se, per la fascia d’età compresa fra i 25 e i 29 anni, è stato registrato un aumento relativo dei casi. L’Italia, al pari della Grecia, è collocata al 13° posto in termini di incidenza delle nuove diagnosi di AIDS tra le nazioni dell’Unione Europea. Le regioni con l’incidenza più alta sono la Lombardia, il Lazio, le Marche, e la Toscana.

In Lombardia, nel 2016, sono stati segnalati 793 casi, con una incidenza pari a 7,9 nuovi casi di positività da AIDS ogni 100mila residenti. Negli anni si è osservato un aumento dell’età dei soggetti a cui viene diagnosticata sieropositività per AIDS e un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze stupefacenti iniettate, ma aumenta la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale.

L’ONU giudica possibile e praticabile la sconfitta dell’AIDS entro il 2030 purché si adottino tutte le necessarie politiche di prevenzione e contrasto al virus. L’Italia si è recentemente dotata di un Piano Nazionale di contrasto all’AIDS innovativo e in linea con questi obiettivi. Per rispettarli, l’Italia dovrebbe centrare entro il 2020 il target “90-90-90”, una formula con cui l’UNAIDS prescrive la necessità di diagnosticare il 90% di tutti i casi di HIV, ad assicurare almeno al 90% di tutte le persone diagnosticate l’accesso alle terapie ART (terapia antiretrovirale) e far sì che il 90% di loro raggiunga la soppressione della carica virale.

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