Difesa organizzata e attacco preciso: così Varese sfida la Vanoli
Il segreto per cui la Vanoli Cremona è la terza forza del campionato? E’ l’unità e l’affiatamento di tutti i componenti del gruppo. Ciò sopperisce alle giornate-no che capitano ad ogni singolo componente (ad esempio Crawford a Pistoia). Il talento complessivo non è alto, ma l’unione tra i giocatori è fondamentale. Molto importante è continuare a mantenere una mentalità umile, quella di una squadra che lotta per salvarsi e non per fare voli pindarici. Sicuramente Diener e compagni stanno andando ben oltre le aspettative ma esaltarsi troppo sarebbe pericoloso. Domenica alle 12.00 al PalaRadi arriva l’Openjobmetis Varese allenata da coach Attilio Caja.
La compagine allestita dall’ex General Manager biancoazzurro Andrea Conti, è molto organizzata ed arriva da un percorso partito lo scorso anno, in pratica come ha fatto Cremona. Caja è un decano della nostra pallacanestro ed un modello da prendere come esempio per tante cose, soprattutto a livello di organizzazione e disciplina che trasmette ai giocatori che allena. Sono partiti da una grande cavalcata nel girone di ritorno della passata stagione, che ha lasciato loro in eredità un lavoro già strutturato ed idee precise che hanno già ritrovato quest’anno.
Non a caso il loro inizio di campionato è stato positivo anche se domenica scorsa sono incappati nello stop casalingo contro Avellino. Difensivamente sono ben organizzati ed in attacco sono precisi e limpidi: praticamente sanno dove vogliono andare e cosa vogliono fare. Sarà una partita che la Vanoli non potrà giocare solo tatticamente: servirà energia nervosa, attenzione costante e soprattutto saper coordinare il ritmo. Tra i giocatori più temibili del roster varesino ci sono Moore, Avramovic, Scrubb, Archie , Cain, Iannuzzi, Natali, Tambone , Ferrero.
Marco Ravara