Cronaca

Treni, politica all'attacco Regione incolpa Trenitalia Pd: 'situazione inaccettabile'

Tutta colpa di Trenitalia, che non ha aggiornato la propria parte della flotta e non ha investito nel progetto TreNord: queste, secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, sono le motivazioni della situazione attuale sulle linee lombarde. “La Regione Lombardia non eroga il servizio, ma interviene esclusivamente su Fnm che, a sua volta, agisce su Trenord di cui è socia al 50%. L’altro socio paritario è Trenitalia che, a fronte dei 3 miliardi di euro investiti dalla Regione, ha messo sul piatto solo treni vecchi e un valore non superiore ai 170 milioni di euro. Questo ha comportato che la flotta conferita da Trenitalia a Trenord abbia un’età media di 32 anni, mentre i treni acquistati dalla Regione non superano i 9 anni” ha detto Terzi, che rincara la dose: “Trenitalia ha in corso una fornitura per 480 nuovi treni e nessuno di questi arriverà in Lombardia. Questa disparità di investimenti fra Regione e Fs è imputabile alla precedente gestione delle Ferrovie dello Stato. Questa situazione è aggravata dai mancati investimenti in termini di manutenzione e potenziamento della rete da parte di Rfi (FS). Il servizio è inaccettabile, e per questo abbiamo chiesto al nuovo amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, di dimezzare le soppressioni e aumentare l’indice di puntualità. Regione Lombardia non si sottrae alla propria responsabilità, ma vorremmo che anche Trenitalia facesse lo stesso, iniziando a scusarsi con i pendolari”.

PD: EMENDAMENTO CHIEDE GARA ENTRO IL 2020 – Un’analisi che però non incontra il favore dei comitati dei sindaci e degli amministratori locali, come evidenzia il consigliere regionale Pd Matteo Piloni. “Abbiamo finalmente ascoltato il presidente Fontana che, anche lui come noi, si è accorto che la situazione è grave. Peccato che le misure messe in campo non sono all’altezza della situazione. Verrebbe da dire che la situazione è grave, ma a quanto pare non è seria, se si pensa di risolverla prorogando il contratto con Trenord fino al 2026”.
Piloni si riferisce a una risoluzione proposta dalla maggioranza a cui il PD ha risposto con un emendamento interamente sostitutivo che chiede la revisione del contratto di servizio e la messa a gara, a scadenza, nel 2020, del servizio ferroviario regionale o di parte di esso.

“Stando alle delibere della Regione, i primi 18 treni arriveranno nel 2022, perché le risorse sono state spalmate tra il 2022 e il 2032 e quelle delibere non sono state modificate” continua Piloni. “Noi continuiamo a pensare che l’emergenza si debba affrontare con risorse e interventi immediati. E allo stesso tempo bisogna guardare alla prospettiva, mettendo a gara il servizio e non prolungando gli attuali contratti di servizio con Trenord. Dopo aver dato colpe a tutti, tranne che a se stessi, quando si accorgeranno che i problemi non saranno risolti, a chi daranno la colpa? Nel frattempo, i pendolari continuano a pagarne le conseguenze”. Piloni ha poi annunciato una interpellanza che presenterà  nelle prossime ore per ottenere chiarimenti sulle modalità  di affidamento dei bus sostitutivi e quindi sulla bizzarra sostituzione effettuata questa mattina sulla linea Milano-Cremona-Mantova.

AUTOBUS AL POSTO DEI TRENI, PESSIMO SEGNALE – Al presidio dei sindaci in regione, anche l’assessore Alessia Manfredini, in rappresentanza del Comune di Cremona: “Sono delusa dalle parole del Presidente Fontana e dell’Assessore Terzi perchè li ho visti molto impegnati ad attaccare Trenitalia, di ieri e di oggi, anzichè assumersi delle responsabilità e proporre soluzioni concrete per migliorare il servizio.
Sono certa che avremo modo di confrontarci e fare iniziative insieme con i pendolari, con i quali non abbiamo mai smesso il dialogo, per contrastare questo progetto brutto e poco lungimirante che penalizza il nostro territorio e i suoi pendolari.
La sostituzione di treni con autobus è davvero un pessimo segnale anche per l’ambiente”.
Infine un impegno: “Continueremo a sollecitare anche il Ministro Toninelli, c’è in programma un incontro entro fine novembre, ad investire sulle infrastrutture del nostro territorio e ad accelerare sui raddoppi ferroviari”.

M5S, DEGLI ANGELI: ‘EMERGENZA TRENORD COLPA DI LEGA E PD’ – “Nella risoluzione manca una presa d’atto del fallimento dei partiti, della Lega in Lombardia e del Pd a Roma, nella gestione delle ferrovie” commenta il consigliere regionale M5S, Marco Degli Angeli. “E le scuse ai viaggiatori e ai pendolari. Lo tsunami del trasporto su ferro nella nostra regione va attribuito alle discutibili scelte di governance della Lega e del Pd e alla loro totale incapacità di programmazione. Non si può pretendere che oggi il Ministro Toninelli acquisti i treni al supermercato. È una situazione di emergenza e la stiamo gestendo come tale con grande responsabilità. Prima di essere un consigliere sono un pendolare e non dimentico. Non dimentico che Fnm e Trenord sono state usate dai partiti come poltronifici e comitati d’affari. Non dimentico l’assenza di investimenti sui treni lombardi del Ministro Delrio. Io non dimentico un assessore come Alessandro Sorte immobile ed inesistente per 5 anni e che viene promosso in parlamento. Io non dimentico gli amministratori delegati di FS del giglio magico. Il nostro Governo invertirà questa tendenza e già stanno arrivando i treni promessi dal Ministro Toninelli. Non possiamo fare miracoli, ma stiamo lavorando a soluzioni condivise, a partire dallo sblocco del Cda, mancano 200 lavoratori per rendere pienamente operativa Trenord. Cosa stiamo aspettando ad assumere macchinisti e capitreno? Oggi si gioca allo scaricabarile con un Governo che è in piedi da sei mesi, ma se dovessero arrivare nuovi treni Trenord non avrebbe personale sufficiente”.

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