Cultura

Il monumento simbolo della città diventa museo della misurazione del tempo VIDEO

Ogni anno circa 80mila persone staccano il biglietto per salire sul Torrazzo.
La torre campanaria della Cattedrale di Cremona è il simbolo della Diocesi e – insieme ai violini di Stradivari – della città. I turisti non si lasciano scoraggiare dai 502 gradini per godere di un panorama che porta lo sguardo dai tetti e dalle piazze del centro storico a perdersi nelle campagne.
Ma oltre alla curiosità, la salita al Torrazzo offre ora anche nuovi e sorprendenti motivi di interesse. La torre campanaria della Cattedrale diventa infatti un vero e proprio Museo Verticale dedicato alla misurazione del tempo, un tema offerto dal grande orologio astronomico che domina la piazza, e che offrirà una nuova occasione didattica per affiancare l’esperienza storico–artistica con il sapere scientifico.
La nuovissima esposizione, curata nell’allestimento e impreziosita da un progetto grafico moderno capace di accompagnare la visita, sarà inaugurata ufficialmente domenica 11 novembre alle ore 15.30 con una presentazione presso il Battistero seguita da una visita guidata in anteprima.
In particolare l’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi proporrà percorsi didattici specifici alle scuole, in cui la storia, i significati religiosi e le meraviglie artistiche si intrecceranno con lo straordinario cammino della ricerca scientifica che nei secoli ha allargato i confini della città al mondo e alla scoperta dei grandi moti dell’universo.

Il Torrazzo è a tutti gli effetti uno dei monumenti che meglio simboleggia la città di Cremona: è infatti la torre campanaria medievale più alta d’Europa (m 112,54).
La sua struttura esemplifica l’estrema accuratezza delle antiche tecniche di costruzione ed è considerata un perfetto connubio tra stili architettonici estremamente diversi tra di loro. Il Torrazzo però non costituisce un monumento unico solo dal punto di vista architettonico: il suo orologio astronomico è considerato uno dei maggiori capolavori della meccanica antica. Ad eccezione del pendolo, ancora oggi conserva intatto il proprio meccanismo primitivo, commissionato ai due ingegneri cremonesi Giovanni Francesco e Giovanni Battista Divizioli nel 1582. È considerato inoltre uno degli orologi più grandi al mondo, poiché il diametro del quadrante supera abbondantemente gli 8 metri. Nella Sala del Quadrante e nella Sala del Meccanismo è possibile ammirare tutte le caratteristiche del funzionamento. Inoltre, grazie al nuovo Museo Verticale, vengono approfondite alcune tematiche collegate allo studio dell’orologio. Per esempio, nella Sala della Misura del Tempo viene illustrata la storia della percezione umana del tempo mediante la ricostruzione di strumenti di misura antichi, varie tipologie di orologi ed interessanti contenuti multimediali.
È esposta inoltre la ricostruzione in scala ridotta dell’Artificio di Toledo, l’opera più famosa del talentuoso ingegnere cremonese Janello Torriani (Cremona, 1500 circa – Toledo, 1585) La Sala dell’Astronomia è dedicata allo studio dei corpi celesti. All’interno, grazie alle particolari caratteristiche costruttive del Torrazzo, si trova una fantastica installazione del Pendolo di Foucault. La sua oscillazione è la dimostrazione scientifica della rotazione della Terra.

Infine, raggiungendo la sommità della torre, si gode una magnifica vista della città. Si individuano facilmente gli edifici più antichi, i campanili e le zone riqualificate negli ultimi secoli, ripercorrendo le tappe evolutive del nucleo urbano. Nelle giornate particolarmente limpide, il panorama mozzafiato spazia dalla Pianura, dove scorre lento il fiume Po, fino alle Alpi innevate, lasciando immagini impresse nella memoria di grandi e bambini.

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