Economia

Agroalimentare, nei settori autunnali Cremona sesta in Italia: +84,6% in 5 anni

Crescono i settori dell’agroalimentare legati all’autunno, sia in Lombardia che in Italia con un business, rispettivamente, da 1,4 miliardi e 17 miliardi di euro. E’ quanto emerge dai dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Coldiretti Lombardia a giugno 2018. Sono considerate, ai fini dello studio, legate all’autunno attività quali la coltivazione di uva, di mele, di castagne, bacche, mirtilli, ribes, kiwi, cachi, melograno, nocciole, olive e la produzione di olio e vino.

Cremona con le sue 24 imprese nel settore ha fatto registrare un incremento del 4,3% in un anno e un balzo dell’84,6% su cinque anni, che la pongono come la sesta provincia in Italia ad essere cresciuta maggiormente e la prima lombarda. Il primato nazionale, in questo aspetto, è detenuto da Rovigo con un +116% rispetto al 2013. La coltivazione di uva rappresenta il maggior business provinciale con le sue 7 imprese, seguita da quella di altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio e la coltivazione di frutti oleosi (5), mentre sono due quelle che si occupano della coltivazione di pomate e frutta a nocciolo. Quattro invece le attività di produzione di vini da uve e una di olio.

Al di là della crescita quinquennale, in ogni caso, Cremona si attesta penultima per numero totale di imprese, con circa la metà delle aziende di Monza e Brianza (terzultima con 51) e davanti solo a Lodi (12) che è anche l’unica provincia insieme a Pavia a decrescere con, rispettivamente, una variazione nulla rispetto al 2017 e del -20% si cinque anni e del -2,1% nei confronti dello scorso anno e del -13% rispetto al 2013. Come crescita annuale, invece, a spiccare è Lecco (+12,7%), mentre il dato peggiore è proprio quello pavese.

Per quanto riguarda il peso dei giovani, infine, con le due imprese sulle 24 totali e una percentuale dll’8,3%, Cremona si attesta al terzultimo posto a livello regionale: dietro solo Milano (5,5%) e Monza e Brianza (0%). Il dato migliore è fatto invece registrare da Varese con una quota giovani del 19,4%, seguita da Lodi (16,7%) e Sondrio (16%).

mt

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