Striscione razzista: solidarietà alla Caritas anche da Pax Christi e Acli cremonesi
Dopo la vicenda dello striscione dai toni razzisti apparso la mattina di sabato sulla facciata della casa dell’accoglienza, non sono mancate le reazioni di sdegno e di solidarietà nei confronti di chi da anni gestisce la struttura.
“La Tavola della pace di Cremona esprime piena solidarietà alla Caritas diocesana e condanna l’azione di chi in modo anonimo e vile ha tentato di sporcare l’immagine e il ruolo della Casa dell’accoglienza appendendo alle sue finestre uno striscione razzista di stampo fascista” fa sapere l’associazione in una nota, proponendo una mobilitazione civile e nonviolenta, “una manifestazione cittadina di tutti i democratici cremonesi” scrive la nota. La data verrà decisa dall’assemblea della Tavola della pace convocata per mercoledì 7 novembre alle 18.30 presso la sala del Forum del Terzo Settore”. “In democrazia le diverse posizioni devono confrontarsi alla luce del sole e non nascondersi nell’ombra puntando a creare un clima di odio e intolleranza verso chi opera a sostegno dell’integrazione degli immigrati e garantisce così più sicurezza nelle nostre comunità locali” conclude la nota.
Anche il gruppo consiliare Fare Nuova la Città interviene sulla vicenda: “Lo striscione comparso nottetempo sulla Casa dell’ Accoglienza è gravissimo, segno di una visione parziale e inaccettabile della realtà che stiamo vivendo ed espressione di intolleranza, odio, razzismo” si legge in una nota. “Le persone che si riconoscono in Fare Nuova la Città condannano in modo forte e netto i gravissimi episodi che hanno portato all’omicidio di Desiree e di Pamela: sono episodi nei quali ci troviamo di fronte ad inumana brutalità ! Auspichiamo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia ed abbiano pene esemplari!”.
“Ma non dimentichiamo – prosegue – nemmeno le storie come quella di Jessica e Alba Chiara, uccise nei mesi scorsi all’interno di vicende altrettanto tristi e brutali che con l’immigrazione non hanno nulla a che fare. Per questo non possiamo passare sotto silenzio episodi come quello accaduto alla Casa dell’Accoglienza. L’immigrazione non uccide, anzi può essere un elemento di ricchezza per tutti, se ben gestita e valorizzata. Invece uccidono l’ignoranza, il pregiudizio, l’intolleranza: si, certo, uccidono il nostro futuro, uccidono la speranza di una pacifica convivenza. Noi non possiamo accettare e permettere questo! Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla Casa dell’Accoglienza e a tutti coloro che, con fatica ed impegno, a nome della Carità della Diocesi, in quel luogo si stanno impegnando a favore di tutti”.
Forte indignazione per quanto accaduto anche da parte delle Acli provinciali. “Esprimiamo totale solidarietà al direttore della Caritas don Pezzetti, agli operatori e ai volontari che ogni giorno danno risposte di vita a persone cremonesi e stranire in difficoltà e con sofferenze” commenta l’associazione in una nota. “Grati per l’onda di umanità che la Caritas da sempre riversa sul territorio ci impegniamo a sostenerne e difenderne l’operato. A coloro che si sono nascosti nel buio della notte per lanciare una vile provocazione rispondiamo con il fermo impegno a difendere i diritti di tutti, specialmente dei più deboli. La nonviolenza attiva è la risposta che non indietreggia davanti alle intimidazioni e non viene mai meno dal costruire una società umana e inclusiva. A quanti hanno esposto lo striscione diciamo: restate umani!”.
La vicenda dello striscione, che ha scatenato commenti di ogni parte politica anche sui social, colpisce ancora di più a fronte del fatto che nei prossimi giorni la Casa dell’Accoglienza celebrerà il 30esimo anniversario di fondazione. Sul tema è voluto intervenire anche Matteo Piloni, consigliere regionale in quota Partito Democratico: “Un gesto vile e provocatorio da parte di formazioni di estrema destra che ha l’unico obiettivo di fomentare un clima d’odio pericoloso. Paragonare quanto accaduto a San Lorenzo con il lavoro di integrazione che, ogni giorno, viene svolto dalla Caritas non è solo ignoranza, ma una precisa volontà di creare intolleranza. Questi gesti preoccupanti devono essere condannati da tutti. Piena solidarietà a Don Antonio Pezzetti e a tutti i volontari della casa d’accoglienza di Cremona”.
La vicinanza alla Caritas cremonese non è mancata nemmeno da parte del movimento internazionale per la pace Pax Christi attraverso una nota che l’esponente cremonese Giovanni Fusar Poli ha diffuso: “Pax Christi Cremona esprime tutta la sua solidarietà alla Caritas per quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. Il tentativo di stravolgere l’ordine dei valori umani non avrà successo. L’attribuire a tutti gli immigrati l’aberrante crimine di cui sono responsabili alcune singole persone rivela l’assurdità del razzismo: ragionando allo stesso modo si dovrebbe dire, ad esempio, che i mariti ed i fidanzati italiani sono assassini vista la percentuale di femminicidi compiuti dai partner nel nostro paese. E le condanne recenti per ‘ndrangheta ci dicono che i nostri vicini sono tutti mafiosi?”. “Rigettimano – concludono dal movimento – con estrema fermezza il clima d’odio che fomenta la disumanizzazione della società: il nostro impegno rimane quello di costruire legami di pace e di solidarietà fra le persone e soprattutto fra i più deboli ed indifesi. Per restare umani. Su questo cammino la Caritas con la casa dell’Accoglienza da sempre indicano la strada da seguire e quindi ha ed avrà tutto il nostro sostegno”.