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Nuova sfida per l'atleta paraolimpica Bresciani: la maratona di New York

Per la nuotatrice paraolimpica cremonese Maria Bresciani è tempo di nuove sfide, dopo le numerose vittorie ai campionati del mondo in Canada a fine luglio, ora una sfida non agonistica ma contro se stessa: affrontare e completare la maratona di New York, 42 chilometri e 195 metri all’ombra della Grande Mela partendo dal ponte di Tavazzano per arrivare a Central Park. Maria ha colto l’invito del famoso allenatore di maratoneti il Dr. Gabriele Rosa del Centro Maraton di Brescia a partecipare al suo progetto “Road To New York” che intende portare ragazzi con Sindrome di Down a partecipare ed a portare a termine la più famosa delle maratone mondiali. Saranno 6 i ragazzi con Sindrome di Down che parteciperanno, Maria l’unica donna e poi due ragazzi di Arco di Trento, due di Brescia ed uno del Piemonte. Ogni ragazzo con il suo accompagnatore, che per Maria sarà la sorella Chiara, ed il suo sponsor, che per la coppia cremonese sarà la BD Consulting di Brescia. Visti i precedenti impegni sportivi per Maria è stata impegnativo preparare la Maratona in poco meno di tre mesi, non tanto per il fiato e la resistenza che non mancano di sicuro, ma per le gambe ed i piedi non abituati a correre su asfalto ma sfrecciare nell’acqua della piscina. A Maria non mancano di certo determinazione e spirito di sacrificio e come al solito si fa trovare pronta all’appuntamento con l’obiettivo prefissato.

Dunque domenica 4 novembre Maria e Chiara saranno tra i molti cremonesi e tra gli oltre tremila italiani che percorreranno le strade di New York rappresentando l’Italia e Cremona. Maria, attraverso il gruppo di Rosa ed associati, che curano la trasferta ed il progetto, ha effettuato alcune tappe di avvicinamento come la mezza maratona di Manerbio ed un paio di 10 km, la prima a Darfo Boario e la seconda la Deejay Ten di Milano terminata in 1 ora e 18 minuti. Questi atleti sono stati seguiti del centro di medicina dello sport del Maraton Center di Brescia dove hanno effettuato anche due seduti di analisi funzionale delle prestazioni per meglio pianificare gli allenamenti in vista del grande appuntamento di domenica.
Per Maria l’obiettivo primario è terminare la maratona entro le 8 ore o anche meno per dimostrare, assieme ai suoi compagni di progetto come anche persona con Sindrome di Down possano affrontare attività impegnative come una maratona. Questo il messaggio che nella conferenza stampa di presentazione del progetto si è svolta a Milano presso il Bar Bianchi, alcova di sportivi ciclisti e non, con la presenza di numerosi giornalisti tra cui Claudio Arrigoni, noto cronista di sport paraolimpici, del Presidente regionale del Comitato Paraolimpico Pierangelo Santelli e naturalmente del Dr Gabriele Rosa e del suo staff medico e tecnico. Oltre ai ragazzi del progetto “Road to New York”, saranno della spedizione altri atleti che lanciano la loro sfida, due atleti non vedenti, con il progetto “Grana Padano Dream Run” ed alcuni ragazzi della “Comunità di San Patrignano” che inseriscono nel loro percorso riabilitativo l’attività della corsa. Passata la sfida di domenica Maria potrà rientrare nelle vesti del nuotatore e la rivedremo in vasca già a fine novembre nel trofeo di Trento.

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