Ambiente

Ecosistema Urbano, Cremona perde 11 posizioni: male aria e trasporto pubblico

AGGIORNAMENTO – “Caliamo rispetto allo scorso anno – commenta il sindaco Gianluca Galimberti in merito alla classifica Ecosistema Urbano di Legambiente – Sole24Ore  –  ma siamo terzi in Lombardia e nelle prime 25 città italiane, migliorando comunque in questi anni la posizione del 2014 quando eravamo 30esimi. Dopo la crescita dello scorso anno dovuto in primis alla raccolta differenziata, quest’anno siamo 22esimi in graduatoria. Un risultato che ci sprona ancora di più ad impegnarci soprattutto su smog e trasporto pubblico, gli indicatori che ci hanno penalizzato, continuando in quelli che ci vedono virtuosi come ciclabili, differenziata e isole pedonali”.

Cremona passa dall’11esimo al 22esimo posto nella classifica generale dell’ecosistema urbano di Legambiente, pubblicata questa mattina dal Sole24Ore. Il rapporto, su dati 2017, si basa su 17 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente, energia) e parte dal presupposto di un ipotetico punteggio di 100 che spetterebbe a un capoluogo in grado di rispettare tutti i limiti di legge e di garantire una buona qualità ambientale per ognuno degli indicatori considerati. Nella top ten primeggia la vicina Mantova con 78,14 punti; Cremona totalizza quest’anno 61,6 punti contro i 63,48 dello scorso anno.

A spingere Cremona in basso alla classifica è la qualità dell’aria: siamo 100esimi su 104 per concentrazione media di Pm10, con un valore di 41,5 peggiorando la posizione dell’anno precedente quando eravamo 92esimi con 35,5. Male anche l’ozono e biossidi di azoto, che ci vedono in 86esima e 84esima posizione. Ci penalizza anche il trasporto pubblico, sia per offerta di linee, sia per numero di passeggeri, siamo 78 esimi in classifica. Posizione media invece per numero di automobili per abitante: 61 auto ogni 100 abitanti e 32esima posizione a livello nazionale.

Sul fronte rifiuti, siamo stabili in 11esima posizione per percentuale di differenziata, con il 73,9% ma peggioriamo dalla 47esima alla 58esima posizione per quantità di rifiuti prodotti, 523 kg per abitante contro i 509 dell’anno precedente. Peggioriamo anche per consumi idrici, dalla 49esima alla 56esima posizione, mentre siamo tra le province  virtuose per capacità di depurazione (oltre il 99%).

Perdiamo una posizione per quanto riguarda i km di piste ciclabili, pur rimanendo sul podio: dalla seconda alla terza posizione, con 31,7 metri ogni 100 abitanti: a batterci sono Reggio Emilia e Mantova. Stabili invece per km quadrati di isole pedonali (quinti in classifica), per utilizzo energie rinnovabili (11esimi) e per quantità di alberi (29esima posizione). g.biagi

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