Incendio in discarica, si indaga sulle cause. Secondo Arpa niente danni ambientali
Fotoservizio Sessa
AGGIORNAMENTO – Non ci sarebbero conseguenze, dal punto di vista ambientale, dopo il rogo che ha interessato ieri parte della discarica, in cui è bruciato un certo quantitativo di plastica. I tecnici del Centro regionale Qualità dell’Aria di Arpa Lombardia, che in mattinata hanno inviato una nota all’assessorato all’Ambiente, hanno monitorato e stanno monitorando i dati delle centraline presenti nella città di Cremona: quella di piazza Cadorna e di via Fatebenefratelli, “da cui non si rileva nulla di anomalo rispetto all’incendio verificatori presso la discarica” fanno sapere i tecnici.
In particolare, le polveri sottili a Cremona nella giornata del 25 ottobre misuravano 68 microgrammi per metro cubo in piazza Cadorna, 73 a Spinadesco e 56 in via Fatebenefratelli, contro valori tra i 30 e i 40 microgrammi del giorno prima. Le prime due, peraltro, sono le centraline che maggiormente sono state investite dalla nube di fumo dell’incendio, che si muoveva verso ovest. Tuttavia, anche per il fatto che le fiamme sono state domate in brevissimo tempo, sembra che il fumo non sia responsabile dell’incremento degli inquinanti dell’aria. “I dati rilevati sugli inquinanti presenti nell’aria sono ascrivibili all’andamento tipico stagionale” fanno infatti sapere da Arpa. Nessun dato, invece, per quanto riguarda l’eventuale produzione di diossina, che si potrebbe sprigionare dalla combustione della plastica: il rogo è stato talmente breve che non si è fatto in tempo a fare i campionamenti e comunque non si ritengono possibili rischi di questo tipo.
Intanto c’è fermento in via San Rocco: i dipendenti sono al lavoro per ripulire e portare via il materiale bruciato e per ripristinare al meglio la situazione. Il rogo, divampato intorno alle 18, è stato domato alla svelta dai Vigili del Fuoco di Cremona, che in meno di due ore hanno riportato la situazione alla normalità. Ora, però si indaga sulle cause.
Secondo gli esperti è difficile individuare una fonte di innesco, per cui le ipotesi sono ancora tutte aperte: dall’autocombustione, all’evento accidentale, a quello potenzialmente doloso. Quest’ultima ipotesi potrebbe però essere avvalorata da una serie di evidenze: quando è scoppiato il rogo, intorno alle 18, l’impianto era vuoto, in quanto chiude a 17.30, e dunque sembra si possa escludere l’incidente per errore umano. Inoltre, è difficile che si possa essere trattato di autocombustione, vista la tipologia di rifiuti e visto che il cumulo era lontano da qualsiasi impianto elettrico.
Dell’indagine si occuperà la Questura di Cremona, che fin da subito è stata presente sul posto, insieme alla Polizia Locale, e che attende di ricevere tutte le informazioni sulla vicenda per poterne ricostruire le cause.
“Abbiamo attivato tempestivamente Arpa Lombardia e siamo in contatto con il gestore, Linea Gestioni (Lgh), che farà degli accertamenti in merito all’accaduto” commenta l’assessore Alessia Manfredini, che subito si è attivata durante l’incendio, insieme al sindaco Gianluca Galimberti e alla collega Barbara Manfredini. In mattinata è previsto un vertice di Lgh, per cercar di fare il punto della situazione e di capire quanto accaduto.
“La Società è intervenuta con la dovuta tempestività per riportare velocemente la situazione alla normalità sia con personale in loco che con quello di coordinamento” commenta l’azienda Linea Gestioni Srl. “La combustione di materiali plastici è stata di breve durata grazie al prezioso lavoro dei Vigili del Fuoco di Cremona, delle Forze dell’Ordine e delle autorità preposte, tutte intervenute con prontezza, e verso i quali la nostra Società esprime ringraziamento. La massima collaborazione con loro continua con lo scopo di individuare le cause dell’evento”.
Intanto si guarda avanti, per scongiutare ulteriori episodi: “La sicurezza e vigilanza della piattaforma, videosorveglianza e gestione degli accessi, era ed è oggetto di un intervento di ulteriore miglioramento già pianificato e che avrà la sua piena operatività nelle prossime settimane, per concludersi entro il 30 novembre” conclude l’azienda.
Laura Bosio