Raffica di multe, insorgono i commercianti. Principe: 'Atteggiamento repressivo'
Raffica di multe in città, anche per pochi minuti di sosta: le sanzioni sembrano essersi inasprite, secondo i commercianti di Cremona, che si lamentano della situazione. “Con l’inizio di settembre nell’organico della Polizia Locale di Cremona sono stati assunti dieci nuovi agenti. Giovani che stanno seguendo percorsi formativi ma che tra una lezione e l’altra sono già pienamente operativi, in tutte le zone della città, a registrare contravvenzioni, soprattutto per quanto riguarda la sosta” evidenzia Vittorio Principe, presidente di Confcommercio Cremona.
Secondo gli associati, spiega Principe, le multe vengono elevate “spesso ignorando che ci si ferma solo qualche minuto, lo stretto necessario per rapidissime commissioni. In altre realtà, a partire da Crema, viene applicata la gratuità sul primo quarto d’ora. Qui a Cremona, invece, le tariffe dei parchimetri prevedono, come minimo, una mezz’ora di occupazione e per di più con un costo piuttosto alto. In mesi strategici per la città, come quelli che chiudono l’anno, con tanti appuntamenti capaci di richiamare un pubblico sovraprovinciale, rischiamo che più di qualche turista si porti a casa, come ricordo di Cremona, solo una contravvenzione.
Sarebbe invece più utile incentivare responsabilizzazione e sensibilizzazione. Al contrario si punta tutto su repressione e sanzioni. Resta un dubbio, forse suggerito dalla agenda e dalle polemiche della politica nazionale: che l’ora gratuita concessa al Villa Glori come mitigazione dell’impatto per i lavori di Corso Garibaldi, alla fine, ricada ancora sui cittadini. Perché, con un così forte incremento delle contravvenzioni le casse del Comune riceveranno un gettito superiore a quello che sarebbe arrivato dai parchimetri. Con (ovvio) sollievo del “pareggio di bilancio”. Come rappresentante delle imprese guardo con preoccupazione ad un centro sempre meno accessibile tra Ztl, parcheggi inadeguati, inutili blocchi del traffico e ora aumento delle multe. E’, questa, una politica che, di certo, non aiuta la rigenerazione di Cremona”.