Cronaca

Corso Garibaldi: quattro anni fa la polemica sulle onde blu Ora iniziata rimozione asfalto

foto Sessa

Ieri la posa delle transenne che delimitano la zona dell’intervento; oggi l’inizio dei lavori veri e propri, con la rimozione dello strato di asfalto per qualche centimetro, nel tratto tra via Milazzo e via Goito. In corso Garibaldi procedono i lavori per la posa della nuova pavimentazione in pietra, un’opera che era stata invocata anni fa, quando questo tratto venne pedonalizzato, in modo da rendere meglio l’idea dell’isola pedonale, come corso Campi.

I lavori dovrebbero terminare entro il mese di novembre e per tutto il periodo sarà raddoppiato, da mezz’ora ad un’ora, il tempo di sosta gratuita nel parcheggio di via Villa Glori.

Il dibattito sull’arredo urbano in corso Garibaldi è vecchio ormai di diversi anni, da quando, ancora con l’amministrazione Perri, venne chiuso alle auto il tratto tra via Villa Glori e via Milazzo. I commercianti sono sempre stati divisi sul tema, i più critici tra loro erano stati i titolari di rivendite alimentari, bar e panetterie, che temevano una diminuzione della clientela di passaggio in macchina. Teoricamente il settore dell’abbigliamento avrebbe dovuto avvantaggiarsi di una maggiore frequentazione da parte dei pedoni, ma questo non è bastato a fronte di una crisi dei consumi e di un caro affitti che hanno determinato un numero esorbitante di chiusure. Sotto accusa, all’epoca, era stata la scarsa riconoscibilità del tratto pedonalizzato, senza alcun elemento di arredo urbano, se non un anonimo cartello di divieto. Arriviamo così all’estate del 2014: a poche settimane dall’insediamento, l’amministrazione Galimberti cerca di dare una risposta ai tanti che invocano soluzioni di arredo urbano e dà il via all’operazione onde blu, ovvero il ‘fiume urbano’, fonte di innumerevoli polemiche tra sostenitori e detrattori, con echi nazionali.  Un’estate caratterizzata da molti eventi di animazione, iniziando un trend poi proseguito negli anni. Tra i detrattori del corso colorato c’era il consigliere di Ncd Federico Fasani, che in un’interrogazione consigliare chiedeva se il progetto fosse stato approvato dalla Soprintendenza e faceva notare che “esiste un progetto organico di riqualificazione delle pavimentazioni urbane concordato con la Soprintendenza per i Beni Culturali approvato dagli organi istituzionali coerente con il contesto storico ed urbanistico”, scriveva allora il consigliere, “e l’amministrazione Perri ha già realizzato parte del progetto riqualificando corso Vittorio Emanuele, corso Matteotti e parte di corso Garibaldi”. Sono passati quasi cinque anni da allora. Corso Garibaldi in pietra sta diventando realtà. g.biagi

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