Lettere

Controreplica di Bordi
a Manfredini su Tamoil
e problemi viabilità

da Francesco Bordi

“La miglior difesa è l’attacco”, questa è la linea politica che traspare, sempre, dalle parole dell’assessore Alessia Manfredini, ogni qual volta le viene contestato qualcosa del suo operato. Sulla vicenda Tamoil, Le ricordo che è l’ente comunale che ha negato il consenso alla costituzione di parte civile e che la volontà di costituirsi parte civile non dipende da un singolo assessore. Per quanto riguarda la condanna di Tamoil e sull’intera vicenda penso di non aver nulla da recriminarmi ne come tecnico di Arpa ( che ha in più occasioni rimarcato quanto ripreso anche nella sentenza, sulla problematica della mancata verifica della tenuta del sistema fognario interno all’impianto, nonché la conseguente e altrettanto doverosa azione di ripristino e manutenzione), ne come assessore (per l’impegno profuso per rendere celere l’iter amministrativo per favorire le operazioni di bonifica all’interno e all’esterno dell’area Tamoil).
Sono contento perché la giustizia ha compiuto il suo corso e ha fatto, definitivamente, luce sul danno ambientale che è stato compiuto ai danni della città, ma ritenevo queste considerazioni, al pari di ogni cittadino, come osservazioni personali e non pensavo di essere in dovere di esternarle con comunicati stampa.
Per quanto riguarda il problema della mobilità cittadina, non è per il fatto di essere stato assessore all’ambiente e alla mobilità sostenibile, nella precedente Giunta, che penso di non poter esprimere la mia opinione (non esistono divieti o controindicazioni se non erro), ma perché sui temi che ho proposto in passato, mi sono preparato e continuo ad aggiornarmi.
Le ricordo che, per quanto concerne la vicenda PUMS, allegato al PGT recentemente da voi modificato, tra il tripudio di cittadini e Enti Locali, tra i contributi alla sua redazione, relativamente alla mobilità, vi era anche un intervento degli uffici del mio assessorato relativo ai primi indirizzi strategici per la redazione dei PUMS.
L’intervento era inserito nella sesta presentazione ai gruppi consiliari della Variante al PGT, tenutasi in data 7 maggio 2012 riunione a cui se ben ricordo Lei ha partecipato.
Incredibilmente (per Lei) le abbiamo presentate un anno prima che uscissero le linee guida europee, 4 anni prima che Lei conferisse in incarico esterno per la redazione e 5 anni prima dell’uscita delle norme italiane.
Quindi non “vesto i panni del tecnico della Mobilità” ultimamente, semplicemente mi piace prepararmi sui temi che affronto.
Con l’uscita delle Linee Guida Europee nel 2013, l’Amministrazione Perri ha fatto la cosa più logica che poteva fare per accrescere le professionalità presenti nell’organico, far partecipare i due tecnici che seguivano le problematiche attinenti la mobilità, ad un corso di formazione realizzato con fondi europei e gratuito per il Comune.
Dopo oltre un anno di corso quando i due tecnici avevano acquisito la necessaria esperienza, voi li avete destinati ad altri incarichi.
Lo dico per commentare quanto dichiarato nella nota dell’assessore, relativamente ai progetti sulla mobilità che sono stati attuati “… lavorando grazie all’apporto della struttura tecnica dell’Amministrazione che fu la stessa del suo collega Francesco Zanibelli”. Se così fosse realmente vi sareste evitati di affidare un incarico esterno per la stesura delle Linee Guida per la redazione PUMS dichiarando “…A tale scopo vista la vista la specificità dell’argomento che richiede una professionalità non presente nell’organico…L’Amministrazione ha la necessità di avvalersi di una società esterna..”
Il sentirsi superiori o pensare di essere infallibile fa perdere l’occasione di imparare, ma questo concetto l’attuale giunta non lo ha ancora imparato. Il diritto di critica è disciplinato dall’art 21 della Costituzione Italiana il quale, nel primo comma, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ciò implica come ogni avvenimento può essere giudicato da qualsiasi cittadino, il quale è legittimato a farlo dalla Costituzione sia che sia stato assessore o non.

Francesco Bordi

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