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Il 30 settembre al Museo Cambonino i mandolini dell'Hemiolia Trio

Appuntamento musicale domenica 30 settembre alle 17 al Museo della Civiltà contadina “il Cambonino Vecchio” (viale Cambonino, 22) con un concerto di mandolini con l’Hemiolia Trio. In programma brani di Emanuele Barbella, Frà G. Paolucci, Giovanni Battista Gervasio e M. Paolucci. Il trio è formato da Pier Cristiano Basso Ricci e Giovanni Benelli con il mandolino e Massimo Loreggian alla tastiera.

Hemiolia o emiolia è un termine greco formato dalle parole “mezzo” e “intero” che indica il rapporto 3/2. Secondo la teoria musicale l’hemiolia è un mutamento nella scansione ritmica che consiste nel passaggio da una suddivisione binaria in una ternaria o viceversa; l’effetto di mutamento ritmico è ben percepibile. Il nome del trio deriva quindi dalla puntigliosità del pianista Massimo Loreggian che ha giustamente insistito per inserire nei brani le hemiolie dove effettivamente creavano l’effetto voluto. I mandolinisti, si sono di buon grado assoggettati alle sue richieste e da tutto ciò è stato tratto lo spunto per dare un nome alla nascitura formazione.

L’idea di questo Trio nasce da Pier Cristiano Basso Ricci, valente violinista diplomato presso il conservatorio di Milano, che, avvicinatosi al mandolino, aveva coinvolto Massimo Loreggian ottimo pianista, diplomato presso il Conservatorio di Alessandria e Giovanni Benelli, mandolinista dilettante e da tempo militante in diverse formazioni a plettro. Il Trio nasce con l’intento di eseguire con strumenti moderni il repertorio originale o adattamenti per mandolino e basso continuo dal XVI al XVII secolo, sconfinando qualche volta, per puro diletto, anche in composizioni di autori contemporanei.

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