Cronaca

Rave di S. Daniele, denunciate quasi 550 persone tra partecipanti ed organizzatori

Aveva suscitato non poco clamore il Rave Party non autorizzato, pubblicizzato tramite gruppi chiusi sui social, svoltosi dal 29 al 31 luglio scorsi lungo l’area golenale del fiume Po, in località Solarolo Paganino di San Daniele Po (CR). Nella circostanza, il luogo dell’evento, posto sulla sponda cremonese del grande fiume, al confine con il territorio del comune di Roccabianca (PR), era stato letteralmente preso d’assalto da una folla di giovani che, per quasi 3 giorni, avevano occupato l’area per partecipare alla manifestazione non autorizzata che si è svolta sotto il sole cocente di fine luglio e caratterizzata da musica assordante. Sul posto, a vigilare con discrezione, erano stati impegnati i Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona, personale della Questura, della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza del medesimo capoluogo col supporto, a scopo precauzionale, anche di personale sanitario e dei Vigili del Fuoco pronti ad intervenire in caso di necessità.

I Carabinieri cremonesi hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria 539 persone per invasione di terreni. Fra questi anche 27 minori di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, mentre, complessivamente, l’età media dei partecipanti, provenienti pressoché da tutta Italia, è risultata essere compresa tra i 25 ed i 30 anni di età, con una presenza femminile pari al 20% . Hanno partecipato al Rave Party anche una cinquantina di giovani di origine straniera, prevalentemente romeni, marocchini e tunisini. Curiosa la presenza di un 60enne e di una coppia di 52enni italiani che, non più giovanissimi, hanno resistito all’afa ed al caldo soffocante pur di abbandonarsi alla musica assordante.

La manifestazione si era conclusa senza incidenti di sorta e, nonostante il caldo afoso, nessuno dei partecipanti era stato costretto a ricorrere alle cure mediche. Nei giorni seguenti, i Carabinieri della Stazione di San Daniele Po, che hanno svolto le indagini congiuntamente al personale della DIGOS di Cremona, hanno raccolto tutti i dati acquisiti sul campo, identificando gli organizzatori dell’evento in un gruppo di 10 persone, tutti uomini, di età compresa tra i 28 ed i 46 anni di età, originari della Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Marche. A loro carico è scattata una denuncia penale per aver organizzato una manifestazione non autorizzata e per invasione di terreni. Sul piano amministrativo, gli sono state contestate anche alcune sanzioni amministrative dai Carabinieri Forestali della Stazione di Colorno (PR) per l’abbandono dei rifiuti sul posto e per il transito di veicoli in zona interdetta al traffico sottoposta a tutela ambientale.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...