Cronaca

Annata nera per i ciclisti in città: 21 incidenti stradali

foto di repertorio (Sessa)

Sono 21 gli incidenti stradali registrati da inizio anno in città, che hanno coinvolto un ciclista. Un dato sicuramente parziale: si tratta infatti di quelli su cui è intervenuta la sezione Infortunistica della Polizia Locale, molti altri probabilmente non sono stati nemmeno segnalati. La prima settimana di settembre è stata drammatica: 5 collisioni tra il 4  e l’11 del mese. L’ultimo  martedì,  in corso Matteotti all’intersezione con via Pallavicino; il penultimo il giorno precedente in via Novati angolo via Giuseppina. Strade diverse, la prima all’interno del ring dove vige il limite di 30 km/h, la seconda in un tratto stradale molto trafficato. In quest’ultimo caso la responsabilità è stata dell’automobilista, che svoltando da via Novati a destra in via Giuseppina, non si è accorta della presenza della ciclista sull’attraversamento pedonale. Ma altre volte la dinamica è meno chiara e il fatto di non utilizzare le piste dedicate viene visto come fattore di corresponsabilità da parte dei ciclisti. Qualche mese fa, l’urto di un ciclista da parte di un automobilista in via dell’Annona pare sia dipeso dal fatto che il primo si fosse spostato senza preavviso a centro carreggiata. In quasi tutti i casi registrati fortunatamente solo traumi lievi per i ciclisti: così è successo alla ciclista investita in via Eridano sulle strisce pedonali lo scorso gennaio o, sempre a gennaio, alla vittima della mancata precedenza di un’auto proveniente da via Massarotti, che si era immessa sulla rotonda di piazza Cadorna senza accorgersi che da sinistra proveniva una ciclista (fuori dal percorso ciclabile). E a volte sono proprio i ciclisti a mettersi in pericolo, ad esempio circolando sulla corsia di via Dante, in direzione porta Milano, dove il transito è vietato alle biciclette (incidente dello scorso aprile).

“Siamo all’assurdo – è uno dei numerosi commenti di lettori giunti in redazione a seguito di una di queste notizie – per cui il ciclista che ovviamente deve sempre rispettare il codice della strada, è colpevolizzato solo perchè probabilmente è considerato un intralcio al transito delle scatolette puzzolenti che predominano in modo non sempre disciplinato lo spazio urbano. Penso sia solo invidia per chi a basso costo si muove in città agilmente, trova spazi di sosta, non è costretto alle code e che, visti tutti questi “privilegi”, deve affrontare almeno il rischio di essere investito avendo sempre torto”.

“L’ho detto subito che ci sono ciclisti indisciplinati – commenta un altro lettore –  ciò non toglie che la notizia è ‘auto investe ciclista’ e non ‘ciclista investe pedone’. Io sono automobilista, ciclista e pedone e non ho dubbi: i pericoli maggiori arrivano dagli automobilisti, specialmente quelli che non vanno mai a piedi o in bici. In tutti i casi c’è poca disciplina e pochissimi controlli e multe”. g.biagi

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