Politica

Malvezzi attacca la Giunta: 'A Cremona l’urbanistica dell’improvvisazione'

Dopo quattro anni e mezzo di chiacchiere ripetitive la verità emerge prepotentemente. I pilastri ideologici dell’”urbanistica” della Giunta Galimberti si sgretolano di fronte agli avvenimenti” con queste parole Carlo Malvezzi, già consigliere regionale ed ex vice sindaco di centrodestra, inizia un’impietosa analisi dell’operato amministrativo della Giunta Galimberti. “Già durante la campagna elettorale si poteva intuire che le principali tematiche di riferimento erano affrontate solo a livello narrativo, per parlare alla pancia della gente, ma non potevano portare a risultati effettivi. E così è stato.

Per quanto riguarda le questioni ambientali e paesaggistiche la Giunta del PD è stata umiliata dallo schiaffo ricevuto dalla Amministrazione Provinciale, guidata da un “compagno” di viaggio. Il “megaparcheggio” di via Giordano, tanto inutile come dimensioni, quanto brutto, ricadrebbe infatti all’interno del parco del Po, in zona di vincolo paesaggistico e per di più occupata da bosco . Per questa ragione è stato rimandato al mittente, costringendo la Giunta a compiere acrobazie verbali per ridimensionarne la previsione ( come se fosse indifferente in termini di scopo e obiettivi dell’opera passare da trecento a cento posti auto).
Questo episodio smaschera anche le pretestuose obiezioni pseudo ambientaliste riguardo la strada sud, il cui progetto preliminare ha, peraltro, avuto parere di massima favorevole della sovrintendenza. Pessima figura!

Per quanto riguarda il contrasto alle medie strutture commerciali, sbandierato ai quattro venti , abbiamo assistito all’avverarsi dell’esatto opposto. Negli ultimi anni sono state “battezzate” più medie strutture che in tutta la storia urbana della città. Se avessero voluto evitarlo, sarebbe stato sufficiente fare una variante puntuale al PGT a sei mesi dall’insediamento. Invece hanno preferito incassare gli oneri di urbanizzazione e tradire le promesse elettorali.

La vicenda più eclatante è quella dell’area ex-snum di Via Giordano. La commissione paesaggio, composta da tecnici nominati dall’amministrazione, ha bocciato all’unanimità il progetto. Ci racconteranno che però la sovrintendenza ha approvato. Non è così: ha approvato solo il progetto di conservazione delle mura medievali, senza esprimere pareri di compatibilità paesaggistica sul progetto complessivo. Ora sta alla giunta scegliere se approvare l’operazione edilizia (in dissenso rispetto alla commissione paesaggio) o bocciarla. Alla fine, anche in presenza di criticità reali, l’approveranno, palesando tutta l’ipocrisia di cui è intrisa questa giunta.
Ma il capolavoro è la politica sulla mobilità urbana. Non si può non vedere la serie imbarazzante di posizioni assurde e contrastanti che la giunta ha assunto in questi anni.

Accusata di affrontare i problemi a macchia di leopardo, senza una visione complessiva, la giunta del Pd annuncia di volere mettere mano al piano urbano della mobilità ( Pums), che tuttavia sarà pronto solo pochi giorni prima delle elezioni. Incalzata dai residenti di via Giordano (e non avendo alcuna soluzione da proporre) l’amministrazione dichiara di voler rimandare tutto all’approvazione del Pums. Peccato che pochi giorni fa si è affacciata l’ipotesi di una nuova rotatoria in via Giordano, sempre in corrispondenza del nuovo supermercato, che certamente porterà maggior traffico su un’arteria con già 22000 passaggi giornalieri. A questo punto è ovvio che il rimando al Pums è strumentale: quando non si sa più cosa dire si rimanda al Pums, quando si vuole agire lo si fa senza programmazione. Quindi il Pums sarà la ratifica,tanto costosa quanto inutile, di scelte già prese? Ma i progetti non si dovrebbero fare prima dei cantieri?

Sono solo pochi esempi, fra i molti che si potrebbero fare, dell’azione sconclusionata e inefficace dell’Amministrazione Galimberti. L’urbanistica è da sempre lo strumento privilegiato per concretizzare le scelte e gli indirizzi amministrativi. Per Cremona, in questi quattro anni , è stata, purtroppo, la dimostrazione plastica dell’improvvisazione e dell’incompetenza”.

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