West Nile Virus, la donna contagiata sta migliorando
E’ una signora tra i 60 e i 70 anni, che da qualche tempo non si sentiva bene e che per questo si è sottoposta ad accertamenti in ospedale, il primo caso di contagio da West Nile virus con sintomi accertato nella città di Cremona. Qui è avvenuta la diagnosi. La donna è ancora ricoverata all’ospedale maggiore ma è in via di miglioramento. Nella mattinata di domenica 2 settembre, gli agenti della Polizia Locale saranno in via 20 Settembre per informare tutti i residenti, casa per casa nel raggio di 200 metri dall’abitazione della donna, circa le modalità con cui i tecnici della Saneco effettueranno la disinfestazione. Verranno distribuiti gli avvisi con tempi e modalità dei trattamenti, e saranno date le informazioni sulle misure da adottare per prevenire il contatto con l’insetto. La Saneco provvederà ad interventi mirati anche nelle aree verdi, tombini e punti sensibili delle zone limitrofe a via XX Settembre.
Naturalmente però non è detto che la signora sia stata infettata in casa. Potrebbe essere avvenuto ovunque, dalle canottieri, ai parchi cittadini: tutta la Pianura Padana sta vedendo in questi anni un exploit di casi. Per limitare le conseguenze sulle persone, l’Ats ha demandato ai sindaci l’emanazione di una specifica ordinanza, pubblicata a Cremona a inizio giugno che obbliga i detentori di aree verdi o di piante, ad attenersi a regole ben precise per evitare il proliferare delle zanzare. L’inosservanza delle disposizioni comporta l’applicazione di una sanzione da 80 a 480 euro.
“In presenza di casi sospetti od accertati di Chikungunya/Dengue – si legge tra l’altro nell’ordinanza che ha validità fino al 31 ottobre – o di situazioni di infestazioni localizzate di particolare consistenza, con associati rischi sanitari, in particolare nelle aree circostanti siti sensibili quali scuole, ospedali, strutture per anziani o simili, il Comune provvederà ad effettuare direttamente trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, provvedendo se del caso con separate ed ulteriori ordinanze contingibili ed urgenti volte ad ingiungere l’effettuazione di detti trattamenti nei confronti di destinatari specificatamente individuati”.