Rivoltini oltre la crisi Completato ampliamento e raddoppio produzione
Massimo Rivoltini dell’omonima azienda di Vescovato va oltre la crisi. Dopo un anno e mezzo di lavori questo è il risultato del “lifting” alla Rivoltini Alimentare Dolciaria con la realizzazione del nuovo complesso 4.0 di produzione barrette. Ad annunciarlo è stato lo stesso Massimo Rivoltini sulla sua pagina Facebook . L’azienda, dai 2500 metri quadrati, arriva a circa 3500 metri quadrati. Raddoppiata dunque la produttività delle barrette, mentre si mantiene sempre la produzione del torrone artiginale di nicchia. D’altronde il nome Rivoltini è storicamente legato al torrone, dolce tipico cremonese che rappresenta il prodotto principe dell’azienda. E’ negli anni ’30 che il signor Ersilio, insieme ai figli Guido e Attilio, decide di cimentarsi nella produzione del dolce di mandorle e miele, già protagonista delle feste natalizie in tante case italiane. Nasce così a Vescovato, paese poco lontano da Cremona, il torrone Rivoltini. I presupposti per il successo dell’iniziativa ci sono tutti: la ricetta originale del 1441, la tipica caldaia a vapore per la cottura dell’impasto e una notevole intraprendenza. I risultati non tardano ad arrivare, perché il torrone supera i confini provinciali conquistando notorietà in tutta Italia. Ma si guarda anche più in là perché oggi quel laboratorio artigianale è diventato una moderna azienda che affianca alla produzione del torrone altre due linee: quella del croccante, introdotta negli anni ’60, e quella dei prodotti biologici ed energetici, le barrette che hanno portato all’allargamento dell’attuale complesso.
Silvia Galli