Politica

Mancata trascrizione figlio coppia gay: le perplessità di Galletti e il sostegno di Salini

Massimiliano Salini e Roberto Galletti

La decisione del sindaco Gianluca Galimberti di non voler riconoscere i figli di coppie omosessuali, negandone la registrazione all’anagrafe, ha aperto il dibattito del mondo politico sulla questione. E paradossalmente i primi a prendere le distanze dal primo cittadino sono i suoi sostenitori. A partire dal segretario cittadino del Pd, Roberto Galletti, secondo cui una decisione di questo tipo, “stante il vuoto legislativo in materia, può essere presa in autonomia dal sindaco. Galimberti ha fatto la scelta di negarla. Tale decisione rispecchia la sua coscienza ed è coerente con il suo – personale – pensiero, rigorosamente aderente ai suoi valori” evidenzia Galletti, che non nasconde però la propria perplessita.

“In questi anni il Pd ha fatto dei diritti una bandiera e un orizzonte costante” continua. “La legge sulle unioni civili è stata una battaglia importante e un risultato significativo dell’operato dei nostri governi. Ovviamente, su questo fronte la strada è ancora lunga e il dibattito – basti pensare al tema dei diritti delle coppie di fatto o alle diverse forme di genitorialità – non si è certo concluso con la Legge Cirinnà. Inoltre, proprio sulla questione genitoriale, gli interrogativi etici sono ancora aperti, nella società così come nel Pd.

Per tornare alla circostanza che chiama in causa la scelta del nostro sindaco, dal mio personale punto di vista, un bambino ha il sacrosanto diritto di essere accudito, curato, amato e accolto da una famiglia e, prima ancora, dalla comunità intera. Questo a prescindere da come è stato messo al mondo – scelta che peraltro non sta al potere del nascituro. Quest’ultimo passaggio sembrerà scontato, ma è bene tenerlo presente.

La Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia, ratificata dal nostro Paese, all’art. 3 parla di “superiore interesse” del minore. Ciò significa che in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

Negare la registrazione all’anagrafe a figli di coppie omosessuali non comporta la perdita di diritti sociali e civili. La registrazione all’anagrafe certifica che il bambino è figlio di due Persone. E’ sostanzialmente un atto politico con il quale si riconosce di fatto una famiglia e si sancisce che quel bambino ha il diritto di essere accudito e tutelato da quei genitori. Si sanciscono a mio avviso dei diritti, ma soprattutto dei doveri. Dunque, mi chiedo, nel negare la registrazione all’anagrafe, dove sta il superiore interesse del minore?”.

A sorpresa, sono invece i suoi avversari i primi a sostenere la scelta del primo cittadino. L’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini, sulla propria pagina Facebook, ha definito la decisione di Galimberti “un’azione corretta sul piano giuridico e amministrativo, e per di più accompagnata da parole piene di ragione e passione educativa, e ben meditate sul piano personale. Applaudo all’intervento del sindaco di Cremona Galimberti. Il quale, a differenza della sua collega di Crema, si dimostra in questo caso interessato alla sostanza delle cose piuttosto che al mettersi in bella mostra in favore di fotografi”.

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