Ex Snum, dagli scavi per la bonifica importanti scoperte storiche

Non sono ancora iniziati i lavori per la costruzione del supermercato, ma quelli in corso nell’area ex Snum riservano le prime sorprese. Da inizio agosto sono iniziate le operazioni di bonifica dei terreni, che dovrebbero concludersi entro fine mese. In particolare, lo scavo realizzato nel piazzale negli ultimi giorni sta riportando alla luce – presumibilmente – una parte del muro su cui era stata edificata la piattaforma che, nel 600, serviva come base per l’artiglieria di difesa delle mura sud della città.

Appena sotto scorreva il fiume Po: questo era un sito sopraelevato che, secondo la mappa datata 1707 dell’ingegnere militare Giovanni Battista Sesti, dovrebbe corrispondere alla piattaforma Biglieme, a difesa del baluardo Caracena, che si trovava in corrispondenza di porta Mosa.

Ma non è tutto: gli scavi sembrano riservare anche una scoperta storica non di poco conto, che riguarda il corso della Cremonella, corso d’acqua che secondo le piante comunali dell’epoca avrebbe dovuto avere un andamento differente, svoltando verso via Giordano. Nella realtà, è invece possibile osservare che il fossato tira dritto fino al semaforo.

Infine, a ridosso della Cremonella si notano anche le fondazioni di alcuni padiglioni degli anni 30, realizzate su piloni ad arco con inserimenti in cemento armato: una tipologia costruttiva utilizzata negli anni 30 a Cremona e decisamente innovativa per quei tempi. Insomma, una serie di scoperte che sarebbe opportuno conservare e che richiedono alcune riflessioni.

Dunque, l’iter urbanistico per il nuovo Conad è tutt’altro che concluso, non solo per le perplessità della commissione paesaggio, che in più sedute ha chiesto che il progetto architettonico tenga conto dell’importante valenza storica di questa zona, ma anche per la mancanza di integrazioni da parte dei progettisti, riguardo la viabilità d’accesso alla zona. g.b.

Fotoservizio Sessa