Cronaca

Cassa Integrazione, a Cremona calo record: -96% da maggio a giugno

Cassa integrazione in calo vertiginoso a Cremona, che nel giugno 2018, rispetto al mese precedente, ha registrato un -96,4%. A rivelarlo è Rapporto Uil 2018 sulla Cassa Integrazione. Un dato in calo un po’ in tutta la Lombardia, dove il ricorso alla cassa è diminuito del 27.4%, un dato superiore rispetto alla media nazionale che è del 18.1%. Ma quello di Cremona è il secondo miglior risultato a livello nazionale. Ottimo anche il risultato confrontando la situazione del primo semestre 2018, confrontandola con quella dei primi sei mesi dello scorso anno: a Cremona si parla infatti di un -67,5%, il dato migliore della Regione e l’ottavo miglior risultato a livello nazionale,.

Nel dettaglio, rispetto al mese precedente, a giugno la cassa integrazione ordinaria in Lombardia è calata del 32.2%, quella straordinaria del 24.1% e quella in deroga addirittura del 100%. Il Rapporto Uil ha stimato anche i posti di lavoro salvati nella nostra regione grazie al ricorso a questo strumento; a maggio 2018 sono stati 28.605, a giugno 20.756.

Allargando lo sguardo a ogni singola provincia lombarda, la situazione si presenta così (confrontando sempre giugno 2018 con maggio 2018):
Milano e Como sono in controtendenza, perché in queste due province la cassa integrazione è aumentata rispettivamente del 24.8% e del 49.9%. Segno meno invece in tutte le altre province: Bergamo (-60.4%), Brescia (-81%), Cremona (-96.4%), Lecco (-70.3%), Lodi (-89.6%), Mantova (-77%), Pavia (-65.4%), Sondrio (-26.7%), Varese (-49.3%).

Per quanto riguarda invece la situazione del primo semestre 2018, in Lombardia il ricorso alla cassa integrazione è calato del 20.1% (in Italia del 34.4%); nel dettaglio, la cassa ordinaria è diminuita del 19.7%, la straordinaria del 3.2% e quella in deroga del 96%. Guardando le singole province lombarde, il ricorso alla cassa integrazione è in calo ovunque eccetto Lodi dove si registra un aumento seppure piccolo (+1.3%) e Varese dove invece l’aumento è del 18.5%.Segno meno in tutte le altre province: Milano (-1.1%), Bergamo (-30.7%), Brescia (-45.4%), Como (-23.4%), Cremona (-67.5%), Lecco (-54.9%), Mantova (-48.5%), Pavia (-53.3%), Sondrio (-31.2%).

Dando uno sguardo ai singoli settori produttivi, il ricorso alla cassa integrazione, confrontando i due semestri, risulta diminuita in tutti gli ambiti: Industria ( – 10.3%), Edilizia ( – 1.9%), Artigianato ( – 99.8%), Commercio ( – 61.9%).

“I dati lombardi contenuti nel Rapporto sono complessivamente positivi sia a livello congiunturale che tendenziale e sembrano segnalare una graduale uscita del nostro sistema produttivo dalla fase più acuta della crisi economica, anche se ci sono alcune province che soffrono più di altre” commenta Danilo Margaritella, segretario generale della Uil Milano e Lombardia. “L’obiettivo deve essere quello di accompagnare questa timida ripresa economica, creando posti di lavoro stabili. Occorre più coraggio e meno incertezze da parte della politica sul tema della battaglia alla precarietà. Bisogna favorire il tempo indeterminato, facendo costare di più quello determinato; occorre poi rilanciare i centri per l’impiego come promesso e puntare sulla formazione. Chiediamo misure strutturali e non episodiche”.

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