Parco Adda Sud, intensificati i controlli lungo l'area 'Approccio educativo'
Niente ferie per le Guardie ecologiche volontarie del Parco Adda Sud. Nel periodo estivo, con l’incremento del numero di fruitori delle zone fluviali, si intensifica anche l’attività di controllo e prevenzione svolta dalle Gev, impegnate nella lotta all’abbandono dei rifiuti nei boschi e lungo le sponde e nel far rispettare divieti come quello di circolazione dei veicoli a motore o di accensione dei fuochi. Lo rende noto l’ente Parco in coincidenza con il periodo più “caldo” per il turismo fluviale e le escursioni fuoriporta, durante il quale, soprattutto in alcune zone lungo il corso dell’Adda, la presenza di gitanti aumenta considerevolmente nei weekend.
“Proprio per questo – spiega Marco Moretti, coordinatore sul campo delle oltre 70 guardie volontarie del Parco Adda Sud – già da un mese e mezzo circa, oltre alla normale attività di controllo quotidiana, abbiamo intensificato la nostra presenza nei fine settimana nelle zone tradizionalmente più affollate del fiume, come sulle sponde di Spino e in prossimità della cava tra Lodi e Boffalora. I turni delle nostre Gev sono organizzati per garantire sempre due o tre pattuglie impegnate nella vigilanza attiva sul territorio nei weekend. L’approccio non è punitivo, ci interessa di più educare al rispetto di quelle poche e semplici norme che non impediscono a nessuno di divertirsi ma che nello stesso tempo assicurano la tutela ambientale e la sicurezza di tutti”.
Lungo le rive e sui sentieri, ricorda il Parco Adda Sud, esiste già una segnaletica chiara con divieti e raccomandazioni. “Se troviamo un fuoco acceso dove è vietato, invitiamo a spegnerlo – spiega ancora Moretti – La nostra priorità è quella di informare sulle regole e di educare a un uso più responsabile del patrimonio ambientale. Solo dove non troviamo collaborazione o c’è la reiterazione di comportamenti impropri arriviamo alla sanzione vera e propria, che per un fuoco acceso in zona vietata ammonta a 118 euro, che arrivano a più di 700 nei periodi in cui la Regione segnala un rischio incendi più elevato”.
Non meno salate le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti, graduate in base alla consistenza del danno ambientale arrecato. “Anche in questo periodo di grande affluenza, operiamo per garantire un controllo sempre puntuale del territorio che ci è affidato – precisa Silverio Gori, presidente del Parco Adda Sud – Dall’inizio della stagione le Gev non hanno mai abbassato la guardia, per garantire il rispetto della natura e l’adozione di comportamenti responsabili da parte di tutti, nonostante l’area da monitorare sia enorme, con 90 km di fiume e oltre 24 mila ettari di estensione. E i risultati si vedono. Contiamo naturalmente sulla collaborazione dei fruitori del fiume, a cominciare appunto dai gitanti del weekend, per rispettare i divieti di accesso, evitare di fare grigliate dove non si può e raccogliere tutti i rifiuti prima di tornare a casa”.