Cronaca

Canile e carte bollate, un round agli Zoofili. Comune: 'Procedimento ormai concluso'

Il canile di Calvatone

Un altro capitolo nell’ormai annosa vicenda giudiziaria che contrappone il Comune all’associazione zoofili cremonesi che fino a settembre 2016 ha gestito su convenzione con l’ente locale, il canile di Cremona. Il Consiglio di Stato, con una sentenza discussa il 5 luglio e pubblicata il 27, ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Cremona contro la sentenza del Tar Brescia del maggio 2017 con la quale venivano accolte le ragioni degli zoofili in merito all’affidamento del servizio per via diretta all’associazione Anpana con sede a Calvatone, per un anno, dall’ottobre 2016 al settembre 2017, per un importo di 105mila euro. Quella sentenza riteneva valide le ragioni degli Zoofili relative alla distanza di più di 30 km di Calvatone da Cremona oltre al fatto che l’associazione non era stata coinvolta nell’istruttoria. Ma aveva rigettato la richiesta di invalidare l’affidamento ad Anpana, per ragioni di pubblica utilità. Ora il Consiglio di Stato ribadisce le ragioni dell’associazione esclusa e ordina l’esecuzione della sentenza alla giustizia amministrativa.

“Il Consiglio di Stato – commenta il direttivo dell’associazione Zoofili – rilevava un ‘vizio genetico della procedura’ del Comune  di Cremona per l’individuazione dei soggetti da esaminare per l’affidamento del servizio e la ‘non rispondenza ai principi di trasparenza e buon andamento degli atti’: virtù, di contro,  ampiamente e ripetutamente  rivendicate, a torto dunque,  da questa Amministrazione.
Il Consiglio di Stato, desunta la ‘chiara lettera della norma’  respingeva  l’assunto del Comune di Cremona  secondo cui  il distanza con Calvatone, 43 km, andrebbe misurata in linea d’aria in quanto  la valutazione delle distanze tra località è quella chilometrica da percorrere con i mezzi di trasporto terrestri che sono quelli peculiari utilizzati per questo tipo di servizio.
Tutto ciò premesso il Consiglio di Stato respinge definitivamente l’appello avanzato dal Comune di Cremona e ordina che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa, alla quale spetta ora il compito di attuare la disposizione non solo per il comune di Cremona ma anche, dunque,  per i comuni ad esso convenzionati.
L’Associazione Zoofili esprime  viva soddisfazione per il riconoscimento, da parte del massimo organo amministrativo dello Stato, della correttezza e della  fondatezza delle  sue posizioni,  assunte e portate avanti per anni  e finalizzate, come sempre, alla tutela degli animali”.

Lapidario il commento dell’Amministrazione comunale, che nel frattempo, nell’autunno di quello stesso 2017 aveva pubblicato un bando di gara ad evidenza pubblica per assegnare definitivamente (2 anni) il servizio. A novembre, quando si erano chiusi i termini di presentazione domande, aveva partecipato un solo soggetto, Anpana appunto che dal 1 gennaio 2018 ha preso in carico il servizio. “La sentenza – afferma il Comune – fa riferimento ad un procedimento giá terminato. Attualmente Anpana gestisce il canile rifugio per il Comune di Cremona e i Comuni associati, a seguito di una gara pubblica, la cui legittimità è stata recentemente confermata da una sentenza del TAR.”g.b.

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