Secondo trimestre 2018: produzione in crescita. Il calo degli ordinativi preoccupa
Drastica riduzione delle esportazioni nel secondo trimestre del 2018, secondo le rilevazioni della Camera di Commercio. I dati congiunturali sul comparto industriale manifatturiero cremonese sono ampiamente positivi per quanto riguarda la produzione, il fatturato e l’occupazione, ma segnalano un’inversione di tendenza di segno negativo negli indicatori relativi alla domanda, sia nazionale che estera. Si mantengono ampiamente positivi i confronti con lo stesso periodo del 2017 di tutte le variabili investigate, anche se, coerentemente col dato congiunturale, rallenta il ritmo di crescita degli ordinativi.
In questo contesto l’occupazione resiste, mostrando un +2,4% rispetto ad un anno fa, ma tipicamente questo indicatore è in ritardo rispetto alle dinamiche produttive. I dati sia congiunturali che tendenziali dell’artigianato confermano il trend positivo iniziato con il 2015 con l’unica eccezione per gli ordinativi. La Lombardia mostra, nel complesso, una conferma della decelerazione congiunturale che vede la produzione fermarsi ad un incremento del +0,3%, mentre sia gli ordini interni che quelli esteri rimangono nell’area negativa.
Questi, in estrema sintesi, sono i risultati che provengono dall’indagine congiunturale condotta trimestralmente da Unioncamere Lombardia in collaborazione con l’Associazione Industriali, Confartigianato e CNA, e che coinvolge ogni trimestre due campioni distinti di aziende manifatturiere, industriali e artigiane, e che ha interessato complessivamente 139 imprese cremonesi appartenenti a tutte le principali attività del comparto presenti in provincia.
“I risultati dell’indagine congiunturale di questo trimestre – sostiene il Presidente della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio – sono confortanti e registrano un incremento considerevole della produzione – sia congiunturale che tendenziale – e dell’occupazione. Tuttavia l’inversione di tendenza del dato relativo agli ordinativi è un campanello di allarme. Le condizioni di contesto internazionali incidono certamente sulle prospettive di sviluppo: l’economia globale continua a crescere su buoni ritmi ma alcuni rischi si traducono in fattori di incertezza che incidono sullo sviluppo economico.
Proprio per questi motivi continua ad essere necessario sostenere la competitività del nostro sistema produttivo. Innovazione e digitalizzazione, internazionalizzazione, sviluppo del capitale umano, semplificazione burocratica: è in questa direzione che si concentrano le azioni della Camera a supporto delle imprese del territorio e del suo sviluppo, con il sostegno di Regione Lombardia, attraverso l’Accordo per lo sviluppo della competitività, con la condivisione delle associazioni di categoria”.
Il dato relativo agli occupati nelle imprese industriali cremonesi, come si diceva è ancora ampiamente positivo, anche rispetto alla media regionale: 1,3% su base trimestrale (contro lo 0,4% della media lombarda) e dopo il già positivo +0,9% della precedente rilevazione; e +2,4% (contro 1,4%) come aumento tendenziale annuo.
Il calo degli ordinativi è più evidente per le imprese cremonesi rispetto alla media lombarda e potrebbe essere un’avvisaglia di un rallentamento produttivo nei prossimi mesi. Dopo i dati in consistente crescita della rilevazione dei primi tre mesi dell’anno, attualmente si assiste ad un rimbalzo di entrambe le componenti della domanda: gli ordini interni retrocedono dell’1,2% e quelli esteri dell’1,6% (media lombarda: -0,3 e – 0,1). A conferma del raffreddamento della domanda nel breve periodo si registra un calo nei giorni di produzione assicurata dallo stock di ordinativi conseguiti a fine trimestre che scendono dai 72 di fine marzo ai 52 di fine giugno. Si conferma il trend in crescita dei prezzi che, coerentemente con quanto rilevato nell’intera regione, mostrano un +1,9% in accelerazione per le materie prime ed un +0,8%, invece in rallentamento, per i prodotti finiti.