Delfini Cremona, raffica di medaglie alla Coppa DSISO nella seconda giornata
Anche nella seconda giornata della Coppa del Mondo di nuoto paralimpico per ragazzi con la sindrome di Down (DSISO) brillano gli atelti della Delfini Cremona. Si inizia col il secondo posto di Maria Bresciani nei 400 misti donne, al termine di una gara al cardiopalma che ha visto prevalere la sudafricana Melissa O’Neill per due centesimi di secondo, registrati con il cronometro manuale, motivo per il quale avrebbe potuto essere assegnato anche il parimerito. In ogni caso, il suo 7′ 15″ 49 è il nuovo record europeo. Sempe Bresciani accede per un soffio alla finale dei 200 stile libero con un tempo alto per lei (3′ 09″ 50), ma che basta per presentarsi al via della prova che assegna la medaglia: partita con l’ottavo tempo, si riscatta recuperando nell’ultima vasca e terminando con un ottimo terzo posto in 3′ 02″ 10.
Nelle batterie di qualificazione della mattinata canadese, poi, nessun problema per gli atleti della società cremonese: Paolo Zaffaroni si qualifica per la finale dei 50 farfalla con il primo tempo in 32″ 84, mentre Sabrina Chiappa è finalista nei 100 rana con il secondo tempo in 1′ 46″ 75. Sempre nelle qualificazioni, infine, per la staffetta 4×50 mista donne con Chiappa (dorso) e Bresciani (farfalla) qualificate con le compagne con il primo tempo di 3′ 03″ 4 e in quella uomoini, Zaffaroni (rana) con gli altri azzurri strappa il passa per la finale con il miglior tempo di 2′ 25″ 3.
Nel pomeriggio canadese, Chiappa vince i 100 mt rana donne in 1′ 44″ 40 con una bella progressione nell’ultima vasca: è il suo primo titolo mondiale singolo in carriera, come il nuovo record europeo 1′ 44″ 70. Subito dopo altro oro azzurro con Zaffaroni che vince di un soffio la finale dei 50 farfalla uomini in 33″ 2. Vittoria in rimonta su Messico e Francia, invece, nella staffetta 4×50 mista donne, anche grazie alle frazioni di Chiappa e Bresciani, e nuovo record europeo: 2′ 59″ 6. In quella maschile, invece, la staffetta italiana si arrende solo nel finale al ritorno dell’Australia, ma chiude con un ottimo argento e con Zaffaroni protagonista. Argento replicato anche nella 4×200 stile libero.