Cronaca

Chiuderà a fine anno la storica edicola della stazione

Chiuderà a dicembre la storica attività all’interno della stazione dei treni di Cremona. All’interno dell’esercizio c’è un cartello dietro il bancone, ma lo confermano anche Giorgio Rinaldi e la moglie Doria, che da dieci anni gestiscono quella che è più di un’edicola. L’attività infatti è inserita nel circuito delle stazioni di Trenitalia ed offre la possibilità di acquistare non solo i biglietti regionali di Trenord, ma anche per destinazioni nazionali ed internazionali sia per treni che per autobus. Senza contare quello che i coniugi Rinaldi hanno deciso di aggiungere, a partire dal circuito Sisal e da qualche genere alimentare come patatine, bibite e caramelle.

I proprietari andranno in pensione e, con la scadenza del contratto con Trenitalia a dicembre, hanno deciso di non rinnovare l’impegno. Sarebbe, però, sbagliato ricondurre la decisione alla crisi che sta colpendo le edicole, che faticano sempre più a stare in piedi. “Siamo molto più di un’edicola – confida Rinaldi – e l’attività è florida: il lavoro c’è. Semplicemente, alla nostra età, abbiamo deciso di non impegnarci per un ulteriore rinnovo”.

Si tratta di un esercizio storico, che negli ultimi cinque anni, ha subito un rinnovamento non indifferente, trasferendosi all’interno della stazione. Una scelta che ha comportato un investimento economico, ma che ha anche aperto nuove possibilità di sviluppo. “Se nessuno rilevasse l’attività – prosegue il titolare – ci sarebbero indubbiamente disagi, si toglierebbe un servizio importante alla cittadinanza, specialmente agli studenti e ai pendolari”.

Acquirenti veri e propri, sinora, non se ne sono visti. Solo qualche interessamento poco approfondito e che non ha portato a nulla. “Qualche sacrificio, soprattutto in termini di orario, da fare c’è, e occorre voglia di fare ma, ripeto, qui è tutto avviato e il lavoro c’è”. Anche perché proprio Rinaldi ha dovuto reinventarsi dopo i 50 anni, quando con la moglie ha acquisito l’edicola della stazione ampliando i servizi offerti. Ma che ora rischia di chiudere definitivamente, a meno che qualcuno non si faccia avanti per rilevare l’attività.

Mauro Taino

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