Cronaca

Canile, il Tar respinge ricorso degli Zoofili. 'Rispettati termini di presentazione del bando'

(foto Sessa)

Il Tar di Brescia ha respinto e dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’Associazione Zoofili Cremonesi contro il Comune. Il ricorso, presentato anche nei confronti dell’Anpana, Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente Onlus, riguardava la richiesta di annullamento del bando di gara e di tutti gli atti connessi e conseguenziali per l’affidamento del servizio di custodia e cura dei cani vaganti e randagi rinvenuti su territorio del comune di Cremona e dei comuni convenzionati per il periodo dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019. La gara, lo scorso novembre, se l’era aggiudicata l’Anpana, ricevendo gli animali al parco rifugio ‘La Cuccia e il Nido’ di Calvatone. “La sentenza del Tar”, è il commento della Giunta, “per la quale si esprime soddisfazione, dimostra la correttezza, la trasparenza e il rigore con cui l’Amministrazione comunale ha agito”.

L’Associazione Zoofili aveva impugnato il bando di gara per l’affidamento biennale del servizio, gara alla quale, peraltro, la stessa Associazione non ha partecipato. Per motivare il ricorso, i responsabili dell’Associazione avevano invocato i criteri adottati per l’individuazione del soggetto che avrebbe dovuto fornire il servizio. In primis è stata contestata la violazione del termine minimo di 35 giorni dalla trasmissione del bando per la ricezione delle offerte, fissato dall’articolo 60 del Decreto legislativo n.50/2016, atteso che nel caso in esame il detto termine è di soli 21 giorni, con conseguente impossibilità per la ricorrente di presentare la propria offerta. “Una censura ammissibile”, si legge nella sentenza del Tar, “ma infondata nel merito: non appare infatti violata la previsione del Decreto Legislativo relativa al termine minimo per la ricezione delle offerte, considerato che la possibilità di ridurre fino alla metà detto termine è prevista dall’articolo 36, comma 9, del codice dei contratti pubblici nell’ipotesi di contratti sotto soglia comunitaria, come nel caso in esame, avendo la stazione appaltante fissato per il servizio di affidamento una base d’asta pari a 160.000 euro”.

Nel ricorso, l’Associazione lamentava anche l’illegittimità della legge di gara, in quanto a suo parere contraria al vigente quadro normativo di riferimento. Ad esempio, l’illegittimità relativa alla modalità di calcolo della distanza massima di 30 km della struttura affidataria del servizio dal Comune appaltante: Anpana, infatti, ha le proprie strutture (canile sanitario e rifugio) a Calvatone, per gli Zoofili una distanza eccessiva dal capoluogo in termini di regolamento. Censura che però il Tar ha ritenuto “inammissibile, in quanto la clausola contestata non risulta preclusiva della partecipazione alla gara”: in sostanza,  per il Tar l’Associazione Zoofili “avrebbe potuto presentare regolare offerta, e, se del caso, contestare la legittimità della clausola in sede di aggiudicazione della gara”.

Tra i requisiti minimi di partecipazione al bando di gara c’era la prescrizione secondo cui nel canile dovevano essere presenti box riservati ai cani con comportamenti aggressivi o affetti da patologie infettive, box per le madri con cuccioli fino a 60 giorni e per cuccioli fino a 120 giorni di età. Per gli Zoofili, questa prescrizione li escludeva, mentre il Tar non si è rivelato d’accordo. “Appare normale e del tutto ragionevole”, si legge nelle 13 pagine di motivazione della sentenza, “che un soggetto che intenda partecipare alla procedura per l’affidamento del servizio di ricovero e mantenimento dei cani vaganti e randagi abbia a disposizione (ovvero sia in grado di procurarsi in tempi brevi) box per contenere animali, con la conseguenza che la richiesta della stazione appaltante, al di là della contestata arbitrarietà, non può certo considerarsi tale da rendere realmente impossibile la presenza di un’offerta”.

Nel procedimento, il Comune era rappresentato dall’avvocato Enrico Cistriani, mentre Anpana dal legale Giovanni Bertoletti. Nel frattempo sono in fase di conclusione i lavori del nuovo canile sanitario, dove nei prossimi giorni verrà fatto un sopralluogo da parte del Comune e di ATS (Agenzia Tutela della Salute) Val Padana.

Sara Pizzorni

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